I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] Ciò accade specialmente nel linguaggio giornalistico (➔ giornali, linguadei), che prevede una certa variatio stilistica, per ritrovata [...] riversa sul letto, vestita, con deisegni profondi di strangolamento [...]. Gli uomini della squadra mobile ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] giovanile di ➔ Pietro Bembo che Aldo Manuzio (➔ editoria e lingua) diede alle stampe nel febbraio 1496 (1495 stile veneto), e es., nella Costituzione della Repubblica italiana), la scelta deisegni d’interpunzione, più vincolata, impone l’uso del ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] che mise in relazione questa tendenza con la decadenza deisegni di pausa mediana (due punti e punto e virgola -71.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] voce. A quest’origine si collega anche il nome deisegni di accento: come si legge nell’opera del grammatico stabile e l’accento grave e quello acuto, ereditati dalle lingue classiche, compaiono sporadicamente nei testi sia in volgare sia in ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...]
È stato notato come di questo tipo di virgoletta, nella lingua scritta contemporanea, si faccia spesso abuso, con il rischio di Dire” la punteggiatura. Sul fenomeno della verbalizzazione deisegni interpuntivi nell’italiano scritto e parlato, in ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] nel testo, il testo nella lingua, a cura di A. Ferrari, Torino, Istituto dell’Atlante Linguistico Italiano, pp. 165-189.
Cignetti, Luca (2008), “Dire” la punteggiatura. Sul fenomeno della verbalizzazione deisegni interpuntivi nell’italiano scritto e ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] (cfr. Corno 2008: 603; ➔ punteggiatura).
I segni paragrafematici completano il significato dei ➔ grafemi ma, a differenza di questi ultimi, non hanno corrispondenza in unità fonetiche della lingua. Essi servono per fornire istruzioni al lettore a ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] la s. applicata a una serie di testi di una lingua doveva dare liste chiuse di tipo di frase e di dei rapporti deisegni tra loro), quello semantico (dei rapporti deisegni con gli oggetti che designano), e quello pragmatico (della relazione deisegni ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] Dopo una traduzione in giapponese (1929), il Cours fu tradotto in numerose altre lingue, spesso (dopo il 1967) col commento all'ed. italiana. Ciò che di significati e significanti in segni; la delimitazione reciproca deisegni previsti dal sistema (la ...
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stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] (1819); nel 1863 E.C. Noë (1835-1914) adattò alla lingua italiana il sistema di Gabelsberger, che si impose rispetto all’adattamento del grafiche deisegni della grafia alfabetica (impostazione ‘corsiva’) rispettando le proporzioni deisegni, l ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...