Poeta (Tursi 1916 - Roma 1995). Il tursitano di P. non ha nulla a che vedere con i fenomeni folclorici o spontanei: vi si avvertono spesso la sorvegliata operazione filologica e lo studio del poeta, convinto [...] e filosofia nei licei. L'iniziale produzione poetica in lingua (Liriche, 1946; Mia madre passava, 1955; Il transito raccolte di questa seconda fase, per lo più pubblicate con versione italiana dello stesso autore: 'A terra d'u ricorde (1960), ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Firenze 1913 - Roma 1991). Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, alcuni dei racconti e romanzi di P., rappresentano il momento migliore [...] e oratoria. Finché in Metello (1955), primo tempo di «Una storia italiana», quei modi e toni riescono a trovare una loro felice convergenza dando pure trovano ulteriore conferma lo stile e la lingua di P., fortemente comunicativi e sensibilmente ma ...
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Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, [...] d’Italia l’imitazione provenzale si estendeva anche alla lingua (Lanfranco Cigala, Sordello ecc. scrissero in provenzale), nel il volgare di questa regione costituì durabilmente la nuova lingua nazionale, non senza però che la Scuola s. trasmettesse ...
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Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] 1942; Carducci e D'Annunzio, 1943).
Vita e opere
Prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Roma; condirettore de La Cultura ( dei secc. 17º-19º, e della letteratura italiana, soprattutto moderna, mirò a conciliare il concetto umanistico ...
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Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] rivista Cultura neolatina, sovrintese alla collaborazione italiana al Grundriss der romanischen Literaturen des Mittelalters di metodo: La lingua dei trovatori (1965); La tradizione trobadorica nella prospettiva dantesca (1966); La lingua d'oïl (1971 ...
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Orientalista italiano (Roma 1904 - ivi 1996), figlio di Giuseppe. Professore (dal 1938) di lingua e letteratura araba nell'università di Roma. Si occupò di storia politica e religiosa dell'Islam, e di [...] stravaganti di un arabista, 1968; L'arabista petulante, 1972; Uomini del mio tempo, 1987). Redattore dell'Enciclopedia Italiana, del Dizionario Enciclopedico e del Lessico Universale Italiano; socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1957), di cui ...
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Critico letterario (Roma 1873 - ivi 1955); allievo di F. D'Ovidio, dal 1909 professore di stilistica, poi di lingua e letteratura italiana nell'Istituto superiore di magistero di Roma; socio nazionale [...] dei Lincei (1947). Studioso acuto e versatile, ricco di una profonda cultura, pubblicò scritti su Alfieri, Foscolo e Leopardi; particolarmente penetranti i suoi commenti ai classici, soprattutto quello ...
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Poetessa italiana (Firenze 1921 - Roma 1992). Studiosa di lingua e letteratura inglese, ha curato traduzioni di J. Donne, E. Dickinson, Th. S. Eliot. La sua poesia, di un'intimità morale aperta a un senso [...] religioso della vita, si affida all'intensità dei sentimenti e all'immediata evidenza del dettato: La sabbia e l'angelo (1946); Morte del ricco (1955); Giorno dei santi (1957); Paglia e polvere (1961); ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] tardi di coloro che lo preferivano a Virgilio; l'Estienne, citando il poema, si sforzava di dimostrare che la lingua francese non la cedeva all'italiana. Ma la voga continuava. Nel 1615 comparve una nuova traduzione del De Rosset; il La Fontaine, che ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] – l’uso che il Medioevo aveva fatto dell’antichità. Dalla lingua alle arti e alle scienze, la cultura del R. ha cercato Gallo, Reichenau, Einsiedeln, Weingarten, di A. Traversari nei monasteri italiani del Centro e del Nord, fra il 1432 e il 1434; ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
italianismo
s. m. [der. di italiano]. – 1. Voce lessicale, locuzione o costruzione sintattica propria della lingua italiana, in quanto sia introdotta in altra lingua, o in un dialetto. 2. non com. a. Modo di pensare o di agire proprio degli...