ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] in cui all'illustraziorie degli ampi confini della disciplina, alle lodi del sanscrito "primigenia ed incomparabile sorella delle linguelatina, greca, gotica, scandinavica, lituanica, paleo-slava e celtiche", all'ampio posto che sarebbe toccato nell ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] di un’attività umanistica singolarmente precoce e precorritrice. Il latino è anche la lingua abituale della comunicazione e della riflessione in prosa (lingua internazionale della cultura al di sopra delle frammentazioni linguistiche nazionali ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] , che in italiano, a differenza della forma sintetica latina, è sempre rappresentata da forme analitiche con ausiliare: l’uso aspettuale appartiene a un livello abbastanza elevato della lingua, mentre l’uso modale appare anche nel parlato:
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] 1999, p. 5)
Si tratta di un costrutto diffuso anche in altre lingue romanze:
(18) francese Il n’y en a dans la poêle, mon delle congiunzioni temporali italiano è più ridotto di quello latino: in italiano sono scomparse le congiunzioni polivalenti cum ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] quelli discendenti. La motivazione di ciò va cercata nella storia della lingua, dal momento che mentre i secondi sono presenti quasi solo nei prestiti o nei latinismi, i dittonghi ascendenti rappresentano un’importante innovazione romanza rispetto al ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] polirematici] può considerarsi l’equivalente funzionale della composizione verbale e nominale nelle lingue in cui tale procedimento è più attivo che nella tradizione latina e neolatina». Un’ipotesi simile era già stata espressa da Benveniste (1966 ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] dialettali della Francia settentrionale. In ragione dei mutamenti fonetici avutisi nel passaggio dal latino alle lingue romanze (➔ latino e italiano), l’originario termine latino ape(m) avrebbe visto il proprio corpo fonico ridotto a é: le diverse ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] chiocciola (il cui simbolo @, originariamente un’abbreviazione latina per ad «a, presso, verso», poi passata chat, e-mail e sms, Padova, Esedra.
Prada, Massimo (2003), Lingua e web, in La lingua italiana e i mass media, a cura di I. Bonomi, A. Masini ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] cancelleresche sovramunicipali nelle quali componenti del latino curiale e giuridico si mescolano con Carlo Botta si scagliava contro i termini e costrutti francesi nella lingua degli uffici, e l’anno successivo Vincenzo Monti, nella Prolusione ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] di un appoderamento stabile della campagna coltivabile.
Il latino si diffonde e, col passare delle generazioni, e 1994), L’Emilia e la Romagna, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET, ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...