DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] a configurare un vero e proprio nuovo linguaggio fuori dalle regole degli ordini architettonici, e l'osteria del Falcone, in Capitolium, XXXVI (1961), 6, pp. 3-17; C. Bernardi Salvetti, S. Maria degli Angeli alle Terme e Antonio Lo Duca, Roma 1965; G ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] Tiarini in due fasi successive (nel 1619 e dal 1625 al 1629) e C. Bonone (nel 1622). Qui infine la presenza di pale d'altare come la 1982, pp. 12 s.). Una analoga crescita del suo linguaggio espressivo si nota in una serie di tele con episodi della ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] stesso tempo enucleando un linguaggio tardogotico fondamentalmente innovatore per la Skaug, Punch marks from Giotto to fra Angelico, I, Oslo 1994, pp. 260-264; C. Acidini Luchinat, in La cattedrale di S. Maria del Fiore a Firenze, II, Firenze 1995 ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] . Il carbone esaltava la tattilità e sensorialità delle opere: «nel carbone c’è una cattiveria nel voler sporcare tutto» (J. Kounellis, in Celant tradizionali di recitazione per inventare un linguaggio gestuale e corporeo completamente nuovo.
Con ...
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PONTELLI, Baccio
Jessica Gritti
PONTELLI (de Puntellis), Baccio (Bartolomeo). – Nacque a Firenze presumibilmente nel 1449 da Fino di Tura di Bartolo de Puntellis e da Monna Bruna, secondo l’estimo del [...] a Roma in quel momento in grado di dispiegare un linguaggio debitore della cultura fiorentina e urbinate, delle teorie albertiane in memoria di Grazioso Sironi, Città di Castello 2006, pp. 129-144; C.L. Frommel, Il tempio e la chiesa: B. P. e Giuliano ...
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CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] delle forme e nell'uso di una pennellata rapida e corposa, è possibile ravvisare l'ultima evoluzione del linguaggio del Castiglione.
Il C. ebbe un seguace e un continuatore nel figlio primogenito Gio. Francesco, nato probabilmente a Genova nel 1642 ...
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CIPOLLA, Antonio
Giuseppe Miano
Nacque in Napoli il 4 febbr. 1820, figlio di Nicola e di Maria Sorgente. Dopo aver atteso ai primi studi nella città natale discepolo di E. Alvino completò la sua formazione [...] dei Pazzi. Per il principale istituto di emissione della seconda capitale dei Regno d'Italia, il C. scelse un linguaggio aulico, frutto della manipolazione di motivi raffaelleschi del fiorentino palazzo Pandolfini, che è particolarmente evidente ...
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GRIMALDI, Francesco
Gaetana Cantone
Figlio di Ursino e di una Cornelia, nacque a Oppido Lucano nel 1543 e venne battezzato con il nome di Fabrizio. Novizio dal 1574 nel convento di S. Eligio a Capua, [...] S. Andrea della Valle. Due aspetti del suo linguaggio architettonico, in parte leggibile dalla sola cappella del Tesoro e Regno di Napoli, I, Napoli 1602, pp. 9, 87, 91 s.; C. D'Engenio Caracciolo, Napoli sacra, Napoli 1624, p. 84; O. Bulgarini, Vita ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] . Luca acquisendo così le basi necessarie per il suo linguaggio accademico. Secondo le fonti (Vinci, p. 44) e di altre opere d'arte, Roma 1973, p. 95; S. Roettgen, A. C. Un pittore romano tra tradizione e innovazione, in Boll. d'arte, LXI (1976), 3 ...
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GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] del G.; essi sono gli "esempi per eccellenza del linguaggio gotico più puro e avanzato che mai fino ad allora fosse E. Castelnuovo, Avignone rievocata, in Paragone, X (1959), 119, pp. 28-51; C. Volpe, Un'opera di G., ibid., pp. 63-66; M. Laclotte, L' ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...