Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] alle 12,00»).
In molte lingue non esiste una forma verbale sintetica riservata all’espressione di eventi futuri: nelle lingue europee tra i fenomeni pragmatici di cortesia (➔ cortesia, linguaggio della):
(17) ammetterai che il tuo atteggiamento ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...]
Questo tipo di causale è piuttosto diffuso nel linguaggio giornalistico, come mostra il brano seguente:
(28 Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 738-775 (1a ed. 1991 ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] madre, il sintagma nominale è il soggetto [...] e il sintagma verbale scrive una lettera a sua madre è il predicato.
Si noti Una grammatica ragionevole per l’insegnamento, in Scienze del linguaggio ed educazione linguistica, a cura di G. Berruto, ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] . finire i compiti
b. le vacanze sono finite
Altro concetto importante quanto alla reggenza verbale è la valenza (➔ argomenti), un termine preso dal linguaggio della chimica dal francese Lucien Tesnière (1893-1954). Secondo il suo modello, il verbo ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] per es., Vincent 1988: 293; Simone 1993: 55) le classi del sistema verbale italiano potrebbero ridursi a due: quella in -a- e quella in -e-, di «giusto, preciso», anche per l’influsso del linguaggio televisivo: risposta esatta!; D’Achille 2003: 118).
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] verbi supporto). Il verbo è la testa lessicale del predicato verbale e manifesta, attraverso i suoi tratti morfologici, l’accordo (trad. it. Concetto e oggetto, in La struttura logica del linguaggio, a cura di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973, pp. ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] Richter, vol. II, Roma 1999, p. 369)
Il modo verbale tipico delle frasi iussive è l’➔imperativo, le cui forme mancanti sono giornalistico (soprattutto nelle titolazioni; 51) e il linguaggio pubblicitario (52).
L’opinione degli studiosi circa lo ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] ellissi: di solito l’elemento ellittico è un predicato verbale che viene espresso una sola volta, all’inizio, perché unità coerente» (Mortara Garavelli 2003: 61-62).
Nel linguaggio giornalistico si è diffuso da qualche tempo un uso peculiare della ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] predicato espresso da un sintagma nominale, aggettivale, o da una forma verbale non finita:
(22) Lido Lanfranchi è fermo, non vede piazza Maurizio (19862), Lo stile nominale, in Id., Il linguaggio dei giornali italiani. Con due appendici su: “Le ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] a dire tutti quegli elementi che fanno parte del sintagma verbale e che nel modello valenziale sono considerati ➔ argomenti e Una grammatica ragionevole per l’insegnamento, in Scienze del linguaggio ed educazione linguistica, a cura di G. Berruto, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...