La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] e con armonia spiegabili solo con la presenza di quella «regola di grammaticali parole» che, per la filosofia del linguaggio d’età medievale e umanistica, era il presupposto e il fondamento stesso dell’arte poetica e della retorica. All’inizio ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] neutro e collettivo sviluppatosi nei discorsi specialistici, per es., nel discorso filosofico e sociologico (su influsso del linguaggio filosofico tedesco): (il) privato «la sfera del privato», (il) pubblico «la sfera del pubblico», (il) politico «la ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] come si evince alla voce alfabeto della prima edizione del Vocabolario della Crusca (1612):
nome del raccolto degli elementi de’ linguaggi, detto così dalle due prime lettere greche α. β. e noi al nostro, più comunemente, dalle tre prime sue lettere ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] prima generazione ascendente:
(i) padre, madre, dal lat. pater e mater, ma di etimologia non chiara (probabilmente forme del linguaggio infantile, come papà e mamma: Szemérenyi 1977; Jakobson 1962); le forme si trovano in tutta l’area italiana (friul ...
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LIBERATORE, Raffaele
Gianni Fazzini
Domenico Proietti
Nacque a Lanciano, in Abruzzo, il 22 ott. 1787 da Pasquale Maria e da Caterina Bocache (Lanciano, Arch. della parrocchia di S. Lucia, Liber baptizatorum [...] che accanto ai vocaboli del lessico usuale ("che formano il corpo e come il succo e il sangue del comune linguaggio") sono elementi essenziali del patrimonio linguistico di una nazione anche i termini "delle scienze, delle arti, de' mestieri, e van ...
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Le lettere commerciali e ufficiali (► stile epistolare; ➔ lettere e epistolografia) sono divise in più sezioni, per ognuna delle quali si sono affermate delle convenzioni nell’organizzazione grafica e [...] nelle comunicazioni meno formali.
Talvolta il Lei, pronome di genere grammaticale femminile (➔ femminile; ➔ cortesia, linguaggio della), comporta problemi di ➔ accordo con gli aggettivi riferiti a destinatari di genere maschile: rivolgendosi a ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] ad approfondire la posizione etico-religiosa di protagonisti della letteratura ottocentesca, quali Goethe o il prediletto Hebbel (Il linguaggio lirico del giovane Goethe, in Paideia, V [1950], pp. 1-14, in cui si sottolineava il carattere pagano ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] invece dal troncamento del suffisso deverbale (soprattutto -zione), e sono usati specialmente nel linguaggio burocratico (bonifica ~ bonificazione, qualifica ~ qualificazione, specifica ~ specificazione, determina ~ determinazione, ecc.).
Già nella ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] , cit., I, pp. 47-59), e menzionando, pur con qualche dissenso, il volume Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio di Karl Vossler, appena uscito da Laterza, che raccoglieva due distinte monografie, di cui apprezzava soprattutto la prima ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] assai bella; questa città mi piace assai.
(c) Grandemente «in misura notevole», non è molto frequente:
(28) Esso linguaggio si distingue eziandio grandemente dal prosaico e volgare per la diversa inflessione materiale di quelle stesse voci e frasi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...