Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] loro difficoltà - e illegittimità teorica - a tradursi in un metodo generale progettuale-previsionale.
Su un fronte che più direttamente si rifà agli strumenti della linguistica e dello strutturalismo (Saussure e altri), R. Barthes ha tentato un ...
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L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Tre sono gli ambiti prevalenti di ricerca teorica e di applicazione pratica dell’u.: le analisi dei fenomeni urbani; la progettazione dello spazio fisico della città; la partecipazione ... ...
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Disciplina che si occupa del governo del territorio e che fornisce gli strumenti cognitivi e gestionali in grado di orientare le azioni (politiche, legislative, amministrative e tecniche) che ne modificano l’assetto. L’u. regolamenta tutto ciò che concerne le trasformazioni edilizie, l’uso e la gestione ... ...
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Alberto Clementi
Interpretazioni
All'inizio del 21° sec. appare più che mai aperta e positivamente ambigua la definizione di ciò che s'intende per u., il suo campo di applicazione, le sue strategie di intervento e il suo stesso ruolo nei processi di mutamento del territorio. Espressione di un lungo ... ...
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Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: dai primi insediamenti sumeri alle città minoiche, dalla pòlis greca alle successive elaborazioni della civiltà ... ...
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Gabriele Scimemi
Giuseppe Lavitola-Paolo Nervi
(XXXIV, p. 768; App. III, II, p. 1037; IV, III, p. 740)
Il processo di progressiva urbanizzazione della popolazione mondiale continua nel complesso a manifestarsi, sebbene con dinamiche diverse nelle varie parti del mondo. Nell'intervallo 1980-90 la popolazione ... ...
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(XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo Neolitico, quando, con l'introduzione dell'agricoltura, si formano comunità sedentarie (probabilmente poco dopo ... ...
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(XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione industriale, stanno ponendosi come necessaria base di fondo al fare urbanistico in questa metà del secolo, ... ...
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Luigi PICCINATO
. I vocaboli che nelle varie lingue designano l'"arte di costruire le città" non sono, a rigor di termini, sinonimi. Il tedesco Städtebau e l'inglese townplanning esprimono propriamente il fatto materiale dell'edificazione urbana: studio di un piano, sistemazione degli spazî liberi, ... ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] della scultura locale; ma la sua ricchezza strutturale e linguistica segna anche una cesura netta rispetto al passato e con la miniatura bolognese e l'arte d'Oriente, in Evolution générale et développements régionaux en Histoire de l'Art, "Actes du ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] intervento di Deichmann (in Deichmann, Kramer, Peschlow, 1981), e, in generale sui fregi, quelli di Richardson (1988), di Polacco (1991) e che spetti al capobottega la scelta delle novità linguistiche e che allo stesso si possa attribuire anche ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] ed un piccolo cortile non molto lontani da quelli di Capodimonte. Queste opere mostrano in generale qualche incertezza nelle scelte linguistiche ed una non completa padronanza del lessico classico, forse spesso accentuate dall'esecuzione dovuta a ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] l'ambito culturale di chi la scolpì: è generalmente accettato che essa sia copia di una scultura precedente e molti problemi dal IX all'XI secolo. Prospettiva storica e ricostruzione linguistica. S. Cristofaro a Lammari (Dintorni di Lucca), CrArte, s. ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] cromia aurea, viene chiamata auricalcum (oricalco); vengono utilizzati inoltre in maniera prevalente i termini generali di aes, cuprum, metallum. Una differenziazione linguistica quale quella attuale, per cui la lega rame-stagno viene denominata b. e ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] affreschi giunti fino a noi, per la varietà linguistica, la diffusione capillare e la molteplicità di confronti 1964; Di Giovanni, 1983). L'Astigiano conobbe peraltro una generale fioritura di nuovi edifici che andò ben oltre il fenomeno mendicante ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] in altre città gli artigiani lavoravano dietro la finestra del proprio laboratorio (ouvroir) o della propria boticque. Le botteghe erano generalmente dotate di banconi di pietra o di legno che servivano da mostra per la merce; con questa funzione si ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] opere disperse. Meno agevole da valutare, nell'economia generale della porta, la prevista presenza d'un paio di , in Memoria e scrittura…,Torino 1977, pp. 292-386. Sugli aspetti linguistico-stilistici v. C. Hoppeler, App. sulla lingua di B. C., ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] dada. I due ‛padri pellegrini' europei, dopo la prova generale dell'Armory show, portano nel continente vergine per l'arte le di Duchamp per la loro apparenza ludica e per le proposizioni linguistiche. Il ferro da stiro con i chiodi (Cadeau, 1921), ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...