Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere da due lettere del loro nome (l’iniziale e un’altra), generalmente ricavate dal nome latino dell’elemento (Na per il sodio da natrium ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] pensiero anglosassone come l'ultimo Wittgenstein e, più in generale, l'analisi del linguaggio comune, e, per altro pone perciò al centro non solo della teologia e dell'estetica, della coscienza storica e della linguistica, ma dell'intera filosofia. ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] , straordinaria capacità di invenzione e d'espressione linguistica, esito di esperienze di vita, dall'insofferenza regista, critico, drammaturgo. Se la faida, e in generale l'atteggiamento antiborghese, furono probabilmente all'origine del mancato ...
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Ferrèro, Ernesto. − Scrittore, traduttore e critico letterario italiano (Torino 1938 - ivi 2023). Il suo ingresso nell’editoria è avvenuto nel 1963, quando ha iniziato a lavorare per Einaudi, diventandone [...] , quindi direttore editoriale (1984-89); segretario generale di Bollati Boringhieri, direttore editoriale di Garzanti collaboratore de "La Stampa". Ha esordito nella saggistica interessandosi di linguistica (I gerghi del male dal ’400 a oggi, 1972, ...
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Linguista francese (Aleppo 1902 - Versailles 1976); allievo di A. Meillet, professore nel Collège de France (1937), membro dell'Institut de France (1960). Socio straniero dei Lincei (1965). Si è dedicato [...] lo ha reso figura di primissimo piano nell'ambito dei dibattiti teorici della linguistica del nostro secolo, come testimoniano i due volumi di Problèmes de linguistique générale (I, 1966, trad. it. 1971; II, 1974, trad. it. 1985). Si ricordano ancora ...
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Linguista svizzero (Ginevra 1865 - ivi 1947), professore all'università di Ginevra. Allievo di F. de Saussure, il B., partendo dai concetti saussuriani di langue, come sistema collettivo, e parole, come [...] la tradizionale stilistica, facendone una sezione della linguistica, di cui espose i concetti fondamentali in: Précis de stylistique (1905), Traité de stylistique française (1909), Stylistique et linguistique générale (1912), Le langage et la vie ...
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Archeologo, nato a Roma il 2 gennaio 1941, morto ivi il 25 agosto 1997. Dal 1967 funzionario delle Soprintendenze archeologiche in Calabria e poi in Toscana, dove diresse il Centro di restauro della Soprintendenza [...] ha perseguito in primo luogo il rigore dell'indagine lessicale al fine di una sicura fondazione della più generale ricostruzione linguistica. Dotato di vivi interessi storici, che muovono dagli aspetti formali a quelli della cultura, dell'economia e ...
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Filologo inglese, nato a East Sheen (Londra) il 21 maggio 1920, morto a Cambridge il 24 novembre 1998. Dal 1952 fu professore nell'università di Oxford, dove tra il 1946 e il 1952 collaborò alla redazione [...] come quelle di Atene, Bruxelles, Dublino. Segretario generale del Comitato permanente per gli studi micenei, nel conferì nel 1997 il premio internazionale Antonio Feltrinelli per la linguistica.
Insieme con M. Ventris avviò nel 1952 la decifrazione ...
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Cattaneo, Carlo
Massimo L. Salvadori
Un grande studioso e un protagonista del Risorgimento italiano
Carlo Cattaneo è stato uno dei maggiori intellettuali europei dell'Ottocento. La sua cultura, per [...] Accanto a studi linguistici, condotti con significative aperture ai nessi tra linguistica e antropologia, promosse evidente nel quadro dello sviluppo del capitalismo moderno e del generale processo di incivilimento, che avevano la loro punta più ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] ital., I (1925), pp. 33-40; A. Pagliaro, La dottrina linguistica di Dante, in Quaderni di Roma, I (1947); B. Nardi, Il da Pistoia è Cino de' Sighibuldi; l'autenticità della lettera è general. accettata e la sua datazione fissata tra il 1302 ed il ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...