LAZKI, Harold Joseph
Piero Treves
LAZKI, Harold Joseph.- Uomo politico e teorico della politica, nato a Manchester da facoltosa famiglia ebraica il 30 giugno 1893; studiò alla Grammar School della sua [...] razionalismo ed agnosticismo scientistico che contrassegnano tanta parte dell'opera sua. Oltre gli scritti citati, cfr.: Political Thought from Locke to Bentham, Londra 1920; A Gramar of Politics, ivi 1925; 4a ed., 1937; Liberty in the modern State ...
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REIMARUS, Hermann Samuel
Filosofo e teologo luterano, nato ad Amburgo il 22 dicembre 1694, morto ivi il i° marzo 1768. Dopo alcuni anni passati nell'insegnamento a Wittenberg e nel pastorato a Wismar, [...] antistorica, propria dell'illuminismo.
Bibl.: Die Religion in Geschichte und Gegenwart, 2ª ed., Tubinga 1930, col. 1836 seg.; L. Salvatorelli, Da Locke a Reitzenstein, in Riv. stor. ital., 1929, e in Harvard theolog. Rev., XXII (1929). ...
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SACCHI, Defendente
Valerio Camarotto
SACCHI, Defendente. – Nacque a Casamatta (Campomorto di Siziano, Pavia) il 27 ottobre 1796, unico figlio di Giuseppe Antonio, commerciante, e di Marianna Sacchi.
Ricevette [...] una cospicua selezione di pensatori moderni, privilegiando la linea che dall’empirismo conduce agli idéologues (come John Locke, Nicolas Malebranche, Ètienne Bonnot de Condillac, Antoine Destutt de Tracy). Da segnalare, in particolare, le prime ...
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evidenza
Nel pensiero antico, caratteristica specifica della scienza in opposizione all’opinione. Il termine gr. ἐνάργεια («evidenza») indica chiarezza, vividezza e nella sua accezione più specificamente [...] certezza», correlando l’e. con la facoltà dell’intuizione e individuando nella necessità razionale la certezza della deduzione. Ancora viva in Locke è l’idea che la conoscenza intuitiva con la quale si coglie l’accordo o il disaccordo tra idee in un ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] e documentaria: appartenendo a una tradizione empiristica e pragmatica connessa ai nomi di F. Bacone, I. Newton e J. Locke e alla nuova scienza nata con la rivoluzione del Seicento, intese farsi promotrice di un sapere critico capace di cambiare «il ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] una singola causa dell'evoluzione di K., data la complessa interazione dei varî fattori (le dottrine empiriste di J. Locke e, in special modo, di D. Hume, le posizioni critiche dei filosofi tedeschi contemporanei nei confronti della tradizione - Ch ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] principio di differenza, Nozick (1974) ha proposto una teoria etica delle istituzioni pubbliche che, richiamandosi a J. Locke, ritiene necessario evitare qualsiasi ingerenza in nome del bene pubblico nella sfera dell'autonomia individuale. Sul piano ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] ponte fra la linguistica e la filosofia: studiare il contributo che grandi pensatori (da Platone e Aristotele ad Agostino, Locke, Leibniz) hanno dato alla linguistica vuol dire lavorare sulla storia della semantica. D'altro lato, nella storia della ...
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HERTLING, Georg, conte di
Ermanno Loewinson
Uomo politico tedesco, nato a Darmstadt il 31 agosto 1843, morto a Berlino il 4 gennaio 1919. Laureatosi in lettere e filosofia nel 1864, l'anno seguente [...] 1871; Über die Grenzen der mechanischen Naturerklärung, Bonn 1875; Aufsätze und Reden sozialpolitischen Inhalts, Friburgo 1884; John Locke und die Schule von Cambridge, Friburgo 1892; Naturrecht und Sozialpolitik, Colonia 1892; Kleine Schriften zur ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] dall'antico oscurantismo, di venire finalmente alla luce. Non c'era più spazio, in un tempo in cui le idee di Locke e di Montesquieu erano diffuse e corrisposte, per quelli che il F. considerava i nocivi consigli di Machiavelli. La virtù doveva ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.