L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] positivo si trova anche la proclisi, come si vede da questi esempi tratti dalla Manon Lescaut di Puccini (Atto Renzi, Lorenzo, Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, Anna (a cura di) (1995), Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, il ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] 37-38)
Nelle temporali, ad es. in quelle introdotte da poi che o congiunzioni simili, l’azione espressa dal trapassato . Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2º, pp. 881-901.
Renzi, Lorenzo, Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] sé
Entrambe le forme sono possibili, invece, se il riflessivo è retto da preposizione:
(14) Mario non sta più in sé / in sé , Lorenzo, Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, Anna (a cura di) (1988), Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] , in un repertorio che va da un estremo di formalità e di chat, e-mail e sms, Padova, Esedra.
Renzi, Lorenzo (1995), La deissi personale e il suo uso sociale di Id., G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] *pac.to, *sik.to, puz.co a prescindere da parole dotte o prestiti, come cap.tare, rap.tus , pp. 583-604.
Filipponio, Lorenzo (2010), La struttura di parola dei Unipress.
Nespor, Marina (1993), Fonologia, Bologna, il Mulino.
Repetti, Lori (1992), Vowel ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] possibile, ma non necessaria, la negazione espletiva segnalata da non, la cui funzione è indicare un implicito negativo Lorenzo, Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, Anna (a cura di) (1988-1995), Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] di baci ne voglio un milione
In genere il ne può comparire da solo o con un quantificatore:
(33) che belle pesche! Lorenzo (1988), L’articolo, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] XXI, 101);
(ii) all’inizio di frasi principali precedute da subordinate: «Ma quando tu sarai nel dolce mondo / . Studi di dialettologia romanza, Bologna, il Mulino, 1994, pp (Linguistique), pp. 291-302.
Renzi, Lorenzo (1989), Two types of clitics in ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] imagine una figura), ecc.
Un elemento di novità che riguarda da vicino l’accezione di cultismo, e che ha contribuito ad lingua comune dalle fasi iniziali al Rinascimento, Bologna, Zanichelli.
Tomasin, Lorenzo (2007), ‘Classica’ e ‘odierna’. Studi ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] espletiva non ed è ammesso l’impiego di che seguito da un verbo di modo finito:
(25) per che io 526.
Renzi, Lorenzo, Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, Anna (a cura di) (1991), Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, il Mulino, ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...
dealcolizzare (de-alcolizzare) v. tr. 1. Ridurre parzialmente o totalmente il tenore alcolico del vino, della birra o di altre bevande alcoliche; dealcolare. 2. Sottoporre un luogo al divieto di acquisto, possesso e consumo di bevande alcoliche....