L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] tale da condizionare le scelte anche di scrittori non lirici, come garantisce l’iter redazionale dell’Orlando furioso (➔ LudovicoAriosto).
Dopo l’apoteosi del XVI secolo, il sistema linguistico e stilistico petrarchesco non smise di rappresentare un ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] s’usa dire, quando una bestia trae de’ calci»; Machiavelli 1982: 36-44).
Anche la polemica con le commedie di Ludovico ➔ Ariosto, di cui pur si apprezzano «gentil compositione» e «stilo ornato et ordinato», va a colpire giochi di parole, inserti in ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] Milano 1872, l'unico dramma in prosa), I Monaldeschi (ibid. 1874), Sordello (ibid. 1874); o se ne danno di nuovi: LudovicoAriosto e gli Estensi (al Municipale di Ferrara, 26 maggio 1875, inedito) accanto ad una commedia, Plauto e il suo secolo (ibid ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] della poesia italiana ‘alta’ è stata tale che i rimari chiusi (fondati su ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca, ➔ LudovicoAriosto e pochissimi altri) sono stati quasi sempre giudicati sufficienti, mentre oggi servono essenzialmente solo come strumenti per ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] ➔ punto e virgola. Così, nell’esempio ariostesco che segue:
(2) Prima che più io ne parli, io vo’ in Olanda (LudovicoAriosto, Orl. fur. IX, ottava 93, v. 5)
la sinalefe sottolineata scavalca la pausa sintattica che divide la frase subordinata dalla ...
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BENDIDIO (Bendedei, Bendedio), Marco Antonio
Cecil H. Clough
Nacque da famiglia ferrarese sicuramente prima del 1517. Celio Calcagnini scrisse nel novembre 1536 in una lettera "magna virtute iuveni [...] (probabilmente una fanciulla di nove anni nel 1537, e figlia di Nicola Maria; cfr. M. Catalano, Vita di LudovicoAriosto, Genève 1931, II, p. 367, n. 243).
Da giovane il B. passò a Mantova, ove divenne familiare di Isabella d'Este, marchesa di ...
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fiaba
Ermanno Detti
Racconto popolare fantastico
Le fiabe hanno origini antichissime e narrano vicende di esseri umani e di esseri soprannaturali. Nelle fiabe compaiono orchi, streghe, maghi, fate, [...] notte di mezza estate e La tempesta inserisce elementi magici, prove da superare, incanti. Anche l'Orlando Furioso di LudovicoAriosto è ricco di castelli incantati, maghi, fontane magiche, cavalli volanti. Più tardi alcuni scrittori per il teatro o ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] a Severo dua difficoltà (ivi, XIX)
(6) I giuramenti e le promesse vanno
dai venti in aria disipate e sparse
(LudovicoAriosto, Orlando furioso X, ottava 6, vv. 1-2)
(7) E mai ci aveva pensato, ora improvvisamente (Leonardo Sciascia, Il cavaliere ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] Garavelli 1988: 249).
(12) Studisi ognun giovare altrui; che rade
volte il ben far senza il suo premio fia
(LudovicoAriosto, Orl. fur. XXIII, 1-2)
Quando la sentenza è collocata in posizione finale, tende a specializzarsi come ➔ epifonema (Lausberg ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] 2003), dall’Orlando innamorato (o Inamoramento de Orlando) di ➔ Matteo Maria Boiardo, all’Orlando furioso di ➔ LudovicoAriosto, alla Gerusalemme liberata di ➔ Torquato Tasso. Sono in ottave i cantari (di vario argomento) tre-quattrocenteschi, le ...
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conversevole
conversévole agg. [der. di conversare2], letter. – 1. Che sta volentieri in conversazione, socievole: a voler esser trattabili e c., ti bisogna fuggir la ritrosia (Leopardi). 2. Che parla o scrive col tono e lo stile proprio della...