(IV, p. 267)
La città, con le sue due colline, di cui una, la Larissa, è sormontata dalla cittadella di A. e l'altra, a torto identificata con l'Aspis di cui parla Plutarco, ospitava l'oracolo della Deiras, [...] teatro a gradini dritti, trasformato in odeion in età adrianea. Verso il 425 un tempio di Afrodite è innalzato su un luogodiculto arcaico. Il teatro grande è costruito all'epoca del trasferimento ad A. dei giochi Nemei, verso il 300. All'incrocio ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogodi riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] una cupola in asse con il miḥrāb. In Africa settentrionale è diffusa la m. a T; nella m. di Qairouan (836) la sala di preghiera, divisa in diciassette navate ortogonali alla qibla, è preceduta da una doppia navata parallela alla qibla stessa, secondo ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] delle Crociate, la Polonia fu per gli E. luogodi rifugio; le loro condizioni peggiorarono quando re Giovanni Alberto fin dal tempo di Abramo: li assisterà e li favorirà, ma punirà implacabilmente le loro prevaricazioni. Al culto e al rito antico ...
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sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogodi riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] di fiori e fregi geometrici e rappresentazioni degli oggetti diculto (v. fig.) e del candelabro a sette bracci. La figurazione di uomini e di Ebrei continuarono poi a costruire s. in ogni luogo della loro residenza; lo sviluppo architettonico degli ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] con gli Iperborei, presso i quali secondo le tradizioni delfiche A. si ritirava durante l’inverno, e per i molti luoghidiculto che aveva a Settentrione. Ma indipendentemente dall’origine, A. ci si presenta storicamente come divinità del tutto greca ...
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(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] I l’8 novembre 392, mirava alla completa distruzione del culto idolatrico. Concili di C. I più importanti sono i quattro ecumenici: il 1° (381; secondo ecumenico, dopo quello di Nicea) definì la consustanzialità dello Spirito Santo al Padre, contro ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] Pontano); più il "Caesareum" o "Augusteum", destinato al culto della famiglia Giulia (San Gennaro all'Olmo). Tra i moltissimi luoghidi pubblico divertimento, oltre ai due teatri (v. sotto: Teatro di prosa), erano l'ippodromo (forse fra San Giovanni ...
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N Secondo recenti stime l'A. ha una popolazione di circa 12 milioni di ab., per quasi un quinto appartenenti a tribù nomadi. Nell'ultimo decennio le condizioni economiche dell'A. sono lievemente migliorate, [...] con il Pakistan. Tale questione ha dato luogo ad una tensione che sembrava dover sfociare, nel di tipo kusāna. Non è ancora possibile precisare il genere diculto cui era destinato il complesso, pur trattandosi certamente di una religione di ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] funzione, a quanto sembra, esercitata piuttosto da Orléans, tuttavia dopo la caduta di Laon, divenvta luogodi rifugio di Carlo di Lorena, Roberto il Pio, figlio di Ugo Capeto, ricostruì nella Cité il palazzo dei governatori romani, che i principi ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] se il culto cristiano viene praticato in lingua slava, tuttavia la Grande Moravia riconosce la supremazia di Roma. Metodio generale Windischgrätz, è proclamato lo stato d'assedio. In luogodi un'Austria federale, come l'avevano immaginata i patrioti ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...