Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] teismo e deismo). Infine, l’Antico, come luogodi proiezione e applicazione del nostro discorso articolato secondo i l’importanza dell’iniziazione varia diculto in culto e, all’interno dello stesso culto, come insegna il caso di Iside, a seconda del ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] le strutture41. D’altra parte, la diffusione del culto dei martiri cristiani porta alla creazione di una nuova geografia sacra, che si distingue da quella pagana per una sorta di mobilità dei luoghi, che più avanti verrà ulteriormente facilitata dal ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] XI. Comunque, a partire dal maggio del 1614, la rendita per luoghidi Monte non vacabili venne abbassata dal 6% al 5%, una misura diculto, la croce latina come forma della pianta della chiesa consigliata dal concilio di Trento, l'inopportunità di ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] liberale, in veri e propri network politico-elettorali, associazioni di interessi, luoghidi riposo e svago come i circoli o i club: esteso a gran parte d’Italia – era restato il culto delle memorie avite e familiari. E tuttavia questa constatazione ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] decisamente procristiano. Christensen è pure persuaso che le due sezioni sulla libertà religiosa e sull’ordine di restituire i luoghidiculto, in quanto unità compiute in sé stesse, vadano considerate separatamente e che la seconda sia stato ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] protestante dalla sovranità statale nelle questioni diculto. Alla luce delle discussioni contemporanee dispetto della loro amicizia personale. Egli si interessò in primo luogodi una questione che a molti dei suoi contemporanei probabilmente pareva ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] , quella dell’opera letteraria in forma di libro (codex81) in luogo del rotolo di papiro (volumen), riscossero immediato successo e di stile inserite nei provvedimenti generali (specie fiscali e diculto) «per proteggerli da una sorta di ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] ) e Astłik (assimilata ad Afrodite). Qui, secondo le fonti, Gregorio, impugnando la croce, affrontò uno stuolo di demoni e sulle rovine di questi luoghidiculto venne edificata la prima chiesa armena. Sempre sulle rive dell’Eufrate, a Bagawan, in un ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] , e poi, a causa dell’espansione del cristianesimo sia nelle città sia nelle campagne, si moltiplicano anche i luoghidiculto come le chiese parrocchiali e i martyria. Tuttavia la collegialità resta ben salda a livello sia teorico sia – spesso ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] si fa riferimento all’osservanza della disciplina, riduce in modo significativo (ita ut) l’uso dei luoghidiculto ricostruiti. Si pensi già al divieto di riunione nei cimiteri sotto Massimino Daia.
99 Su questo presupposto, cfr. ad es. K.M. Girardet ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...