La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] primo urto assediò la cittàdi Aquileia, che è la di Teodoro di Mopsuestia, maestrodi Nestorio, e scritti di Teodoreto di Ciro e di Iba di Edessa venati di nestorianesimo) e di aver così messo in discussione il concilio didi S. Pietro diCastello ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] nel contesto del ruolo che la città deve assumere nella nuova nazione. Viene 1872, un «maestrodi canna», quello che prepara la tiratura della canna di vetro con tentativi di escludere dagli impieghi a Dorsoduro i loro colleghi-rivali diCastello e ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] città al di sopra di 10 maestro Theodorich, pittore di corte di Carlo IV, che dipinse la cappella della S. Croce nel castellodi Karlštejn. Anche altre parti di questo castello e altri edifici notevoli di quell'epoca (la cappella di S. Venceslao e di ...
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UGOLINO di Nerio
Giovanni Giura
Non è nota la data di nascita di Ugolino, pittore senese. I pochi documenti che lo riguardano (1317-27) non sono legati alla sua attività, ma forniscono informazioni [...] snodo in questo senso è il polittico n. 39 della Pinacoteca di Siena, proveniente dal monastero di S. Chiara e gemello di quello del MaestrodiCittàdiCastello per le clarisse di S. Lorenzo nella stessa città (Cannon, 1994, pp. 58 s.). All’interno ...
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MANTEGNA, Andrea
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore padovano, nato nel 1431, probabilmente a Isola di Carturo, allora in territorio di Vicenza, morto a Mantova il 13 settembre 1506. Fu l'iniziatore [...] era in quella città. Ma le maestro impresse sempre il segno della sua genialità pensosa. Tanto grande che, nelle poche pitture attribuibili alla collaborazione col figlio sopravvissuto appena tre anni al padre, e noto per avere dipinto nel castellodi ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] porte dei suoi teatri; la città partenopea (che vantava una splendida la nomina a maestrodi cappella del teatro Carolino di Palermo, con ); Elisabetta al castellodi Kenilworth o Il castellodi Kenilworth, opera seria in tre atti (libr. di L. A. ...
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Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] Castello, mentre gli ebrei erano praticamente assenti dalle altre zone della città.
A Castello, le aree di maggiore concentrazione erano quelle più centrali di «girovaghi», sarte, perlaie, maestre(22): si tratta di un consistente strato povero della ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] quanti, fra uomini di scienza o di chiesa, eruditi o maestridi umanità, intendono sfoggiare imprevedibili P. Micheli, L'Orlando Innamorato rifatto dal B., in Saggi critici, CittàdiCastello 1906, pp. 145 ss.; L. Azzolina, Il mondo cavalleresco in ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] e castelli). Nel mosaico di S. Stefano compaiono anche ventotto vignette architettoniche relative a città della Palestina 'espressione più compiuta nel pavimento della cattedrale di Otranto, opera del maestro Pantaleone (1163-1165), la cui navata ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] di pali verticali, di solito di olmo, di rovere o di larice: in tal caso, le soprastrutture lignee avevano come elemento portante robuste travi maestre G. Ravegnani, Castelli e città fortificate nel VI secolo (Rhomania. Quaderni di storia bizantina e ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo parzialmente al n. 4), andare dietro...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...