BARTOLINI, Luigi
Arnaldo Bocelli
Giuseppe Marchiori
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Nacque a Cupramontana (Ancona) l'8 febbr. 1892 da Giuseppe e da Vittoria Bonci, che vi conducevano una fattoria. Terminate le scuole medie, venne [...] morte (1936) sono dei piccoli capolavori sulla linea di una grande tradizione grafica. I lepidotteri imbalsamati appartengono alla "manieranera" e rivelano l'attento studio di Rembrandt, come, anni dopo, la Dolce immagine della morte. Alla scuola di ...
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ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] paesi fu colpito dai maestri del Seicento olandese e fiammingo, dal romanticismo e dal realismo francese dell’Ottocento, dalla «manieranera» di Goya e dalla vena grottesca di Ensor. Al ritorno, la sua pittura subì una svolta sostanziale e definitiva ...
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CALAMATTA, Luigi
Sandra Vasco
Figlio di Vincenzo e di Fermina Natale, nacque a Civitavecchia il 21 giugno 1801. Notizie sulla sua vita si ricavano dal volume del Corbucci, che si è servito delle "Memorie" [...] de Poll.Al 1834 risale la incisione tratta dalla Maschera mortuaria di Napoleone I, replicata di profilo nel 1840 e a "manieranera" nel 1844; al '36 il ritratto in vesti virili della Baronessa Dudevant, piùnota quale George Sand, replicato nel 1840 ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] Giulio Romano non furono realizzate, ma l'importanza che il C. annetteva ai propri tentativi di introdurre in Roma la manieranera è confermata dalla pronta pubblicizzazione che seguì l'uscita di un suo foglio in questa tecnica (Sforza, 1887, p. 438 ...
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MARTINI, Alberto
Monica Grasso
– Nacque a Oderzo (Treviso) il 24 nov. 1876, da Giorgio, pittore e professore di disegno, e da Maria dei conti Spineda de’ Cattaneis, di antica nobiltà trevigiana.
Nel [...] che lui stesso definì «pittura poliedrica e pittura psichica», suddividendola in una prima fase definita «manieranera» e una seconda definita «maniera chiara» (Bellini, p. 30).
In queste opere, in cui volti, piante, paesaggi, oggetti si intersecano ...
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FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] consente di collocare a decorrere dalla seconda metà del terzo decennio talune opere del F. caratterizzate da una "manieranera", da un tenebrismo che è indizio di un'inquietudine drammatica, un istintivo calarsi nelle problematiche esistenziali, un ...
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LASINIO, Carlo
Valeria Di Piazza
Figlio di Gian Paolo, giureconsulto, nacque a Treviso il 15 febbr. 1759. Secondo quanto riferisce Federici, suo primo biografo, dopo aver studiato pittura all'Accademia [...] e pitture antiche esistenti in Firenze.
Il L. praticò tutte le tecniche tradizionali dell'incisione - bulino, acquaforte, manieranera, incisione a contorno - e sperimentò con successo il rivoluzionario sistema di E. Dagoty-Le Blon, che prevedeva l ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...]
Nella grafica il D. amò cimentarsi fin dai primi anni nelle varie tecniche (acquaforte, acquatinta, mezzotinto o manieranera, xilografia, litografia), anche se dimostrò ben presto una predilezione per la xilografia e l'acquaforte.
Preferiva quest ...
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SELVATICO, Ercole,
Vittorio Pajusco
detto Lino. – Nacque a Padova il 20 luglio 1872, da Riccardo Selvatico, commediografo, poeta e sindaco di Venezia (1890-95), e da Anna Maria Carlotta Charmet, detta [...] portato avanti, per esempio, dal celebre pittore Ignacio Zuloaga, che realizzò ritratti dai toni scuri, sulla scia della «manieranera» di Goya. Oltre a questa importante parentesi spagnola e all’influenza di Zuloaga, la critica vide sempre nei ...
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ESCHINI, Angelo Maria
Paolo Bellini
Figlio di Stefano, nacque a Modena (Campori, 1882), presumibilmente nel secondo o terzo decennio del XVII secolo. Suo padre, originario di Firenze, fu di professione [...] indurre qualche studioso (cfr. Martini-Capacchi, 1969) a ritenere erroneamente che la tecnica usata per quest'opera fosse stata la manieranera e non l'acquaforte. Questa è l'unica acquaforte dell'E. di cui si conoscano differenti stati (il primo con ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...
bestia
béstia s. f. [lat. bēstia]. – 1. Nome generico di ogni animale, escluso però l’uomo, anzi spesso in contrapp. all’uomo: lo pensiero è propio atto de la ragione, perché le b. non pensano (Dante); vivere, mangiare, dormire come una b.,...