La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] Tullio (1968), Oratore, a cura di G. Barone, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll., vol. 16º.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll., vol ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] del generale inglese, mussolina «tipo di tessuto» dal nome della città irachena di Mosul, scotch «nastro adesivo» dal marchio Scotch-Tape); i falsi-forestierismi, parole create sulla base di un modulo formativo straniero ma indipendentemente da un ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] , Trieste e nel Trentino: insieme [inˈzjɛme] (Coletti et al. 1992: 213). Nello stesso contesto in Toscana, Umbria perugina, Marche, Lazio, Abruzzo, Roma, Campania e Calabria, si realizza come affricata: scarso [ˈskarʦo], il sole [ilˈʦole]. In Puglia ...
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Le frasi soggettive sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ subordinate, frasi), che corrispondono al soggetto (1) del verbo della frase da cui dipendono (chiamata talvolta frase matrice) e possono [...] frase reggente (➔ ordine degli elementi). In generale l’ordine in cui la subordinata precede la reggente è un ordine marcato, soprattutto nel caso della soggettiva esplicita; in ogni caso esso non è ammesso con infiniti introdotti da di (44) mentre ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] per la q. nei prodotti agroalimentari. Nell’ambito dell’UE esiste, riguardo al concetto di q., una differenza piuttosto marcata tra paesi di cultura anglosassone e paesi dell’area mediterranea. Nei primi la q. viene intesa in senso normativo, ossia ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] intensa di /m/ in nu[mː]ero (in altre voci, come ca[mː]era, sto[mː]aco, po[mː]odoro, il raddoppiamento è più marcato come dialettale), di /d/ in lune[dː]ì, ecc., e, viceversa, lo scempiamento di /tːʃ/ in pia[ʧ]iono. Altri fenomeni (il rotacismo di /l ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] Canti, al contrario, gli arcaismi sembrano in apparenza più marcati (Mengaldo 2006: 85-87), data la tradizione elitaria al di là di poche espressioni tradizionali di marca tradizionale o letteraria del tipo conoscimento «conoscenza», incominciamento ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] si hanno strutture correlative sia nella comparazione di grado sia in quella di analogia. Nella comparazione di grado le marche correlative più usate sono più / meglio ... di quanto / di quello che, meno / peggio ... di quanto / di quello che, tanto ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] gli apporti dalle lingue straniere. Se il dialettismo vale spesso da segnale di radicamento nel territorio, il forestierismo marca il senso di appartenenza del gruppo a un più vasto universo giovanile, di dimensioni sovranazionali. Si passa da ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] poetica foscoliana appare complessa e stratificata, presentando soluzioni fortemente tradizionali e auliche accanto ad altre di marcata novità linguistica. Notevole è l’impiego di ➔ latinismi formali (immago, arbore amica), lessicali (molcea, inclito ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza o...
marca2
marca2 s. f. [dal germ. marka «segno di confine»; cfr. la voce prec.], ant. – 1. Regione di confine. In partic., come termine storico, nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine, territorio giurisdizionalmente autonomo,...