Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] dai 6 ai 15 minuti.
Pena capitale in Italia
Già prevista dalle legislazioni penalistiche preunitarie con la sola eccezione del codice toscano, dopo l’unificazione la pena di morte viene mantenuta con il R.D. 17/2/1861, che estende a tutti i ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] influenzato dal latino (e nelle Arringhe, anche dal toscano) e si presenta privo dei caratteri municipali più marcati (Dalle origini al Trecento), pp. 424-452.
Rinaldi, Gaetana Maria (2005), Testi d’archivio del Trecento, Palermo, Centro di studi ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] , io ogni cura et diligentia ho usato in aproximarme ad quella (Mario Equicola, Libro de Natura de amore, pp. 213-214).
Equicola mira a proporre un modello alternativo al toscano arcaizzante impiegato dal Bembo nei suoi Asolani (1505), ma anche al ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] molta agevolezza ammendare, e adornare la lingua sopradetta [= il toscano] col fiore di tutte le lingue Italiane, raccolte in un nell’epistola dedicatoria del Libro de natura de amore Mario Equicola afferma l’esistenza di una lingua «cortesiana romana ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] di contemperare le spinte contrastanti della varietà locale, del latino e del toscano. Il campione più rappresentativo è L’Inamoramento de Orlando di ➔ Matteo Maria Boiardo, in cui la lingua risulta eterogeneamente costituita grazie all’apporto di ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] ma soprattutto Giovanni Testori con L’Arialda (1960) e La Maria Brasca (1960); per la varietà romana va ricordato Diego Fabbri di comicità» (Calamai 2004: 19) impronta la produzione del toscano Ugo Chiti. La lingua delle sue commedie più celebri – che ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] di Saffo” (con un arcaismo, fenno, già definito non toscano da ➔ Pietro Bembo nel Cinquecento):
Ahi di cotesta
infinita fenno
o ricordare dall’Ernani di Giuseppe Verdi (libretto di Francesco Maria Piave) l’«aragonese vergine» o «l’odio inulto che m’ ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] le teorie del primato del fiorentino o del toscano in genere, tanto nella tradizionale veste cruscante quanto parlato. Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli, pp. 92-125.
Praz, Mario (2002), Che cos’è un classico, in Id., Geometrie anamorfiche. ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] arabo, il francese, qualche volgare italiano (veneziano, genovese, toscano), e, in misura minore, il provenzale e il catalano. da lui medesimo in lettere familiari all’erudito suo amico Mario Schipano. Parte prima cioe la Turchia).
Haedo, Diego de ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] tipografica: «Se a Napoli la stampa di un testo toscano (mettiamo il Decameron) implica la proliferazione di meridionalismi non , putana → puttana.
Bartoli Langeli, Attilio & Infelise, Mario (1992), Il libro manoscritto e la stampa, in L’italiano ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. In passato, con accezione generica (come...
stemperare
(non com. stemprare) v. tr. [der. di temperare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io stèmpero, o stèmpro, ecc.). – 1. Disciogliere mescolando in un liquido, diluire: dipingere a tempera, stemperando i colori nell’acqua; mettere in una...