GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] si affrontano sul problema cruciale della guerra. All'origine di tale trasformazione non vi è tanto il reclutamento (la quota , del centralismo organizzativo e del metodo cospirativo dimatrice giacobina, l'azione popolare era condannata all ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] trasformazione formale, sottolineando come tipica una certa 'ambivalenza delle forme' (Pächt, 1963). A ciò si aggiunge, nel campo della rappresentazione di tipicamente naturalistico delle forme dimatrice mediterranea. La discussione tuttora ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] capace di parlare al "senso poco acuto" del contadino. Protagonista della trasformazione doveva matrice pragmatica di una posizione autenticamente liberale. Quanto al mutamento di prospettive politiche aperto dall'ascesa della Sinistra, nel quadro di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Microstoria e microstorie
Osvaldo Raggio
La microstoria è forse l’esperienza storiografica italiana che ha avuto l’eco maggiore nella storiografia internazionale di fine Novecento, almeno a giudicare [...] relazioni tra persone e gruppi, perché lo spazio di studio delle trasformazioni sociali deve essere lo Stato o la nazione e con il modello delle sintesi teleologiche e selettive dimatrice storicistica. Posso aggiungere che è molto più interessante ...
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MALVESTITI, Pietro
Matteo Truffelli
Nacque il 26 giugno 1899 ad Apiro, in provincia di Macerata, da Giovanni e da Ernesta Garzonio, primo di dieci figli. Durante gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza [...] di non aver perseguito in maniera efficace la trasformazione profonda dello Stato liberale e di non 'altro, di un'articolata polemica che, nella primavera del 1950, lo vide opporsi, da un lato, alle argomentazioni dimatrice keynesiana di G. ...
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COLONNA, Prospero
Fiorella Bartoccini
Nacque a Napoli il 18 luglio 1858, ultimo figlio maschio di Giovanni Andrea e di Isabella da Toledo. Già principe di Sonnino e Paliano, il matrimonio con Maria [...] che avevano la loro matrice nella tradizione risorgimentale e stroncava: il municipio era trasformato in governatorato e posto in partic. pp. 281, 578; B. Vigezzi, L'Italia di fronte alla prima guerra mondiale, Milano 1966, ad Indicem; S. Cilibrizzi ...
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PAGANO, Francesco Mario
Dario Ippolito
PAGANO, Francesco Mario. – Nacque a Brienza (in Lucania) l’8 dicembre 1748, primogenito di Tommaso e di Maria Anna Pastore.
Poco più che fanciullo si trasferì [...] strumento per attuare questa integrale trasformazione del sistema penale era ravvisata in un’opera di codificazione giuridica modellata sui principi contemporanea. La procedura penale continentale dimatrice romano-canonica era oppugnata in ragione ...
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DEL CARRETTO, Gerolamo Maria
Angelo Torre
Quintogenito di Domenico Donato [I], marchese di Balestrino e Bossolasco, e di Laura Damiano dei conti di Castellinaldo, nacque ad Albenga intorno al 1670.
Insieme [...] Stati regionali, che qui apparivano come usurpatori di prerogative imperiali. Lo sguardo, coerentemente, assumeva una prospettiva dinastica, dimatrice signorile e rurale, e tentava di definirne le radici storiche riprendendo e reinterpretando il ...
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CUNEO, Giovanni Battista Benedetto
Salvatore Candido
Nacque ad Oneglia (od. Imperia Levante) il 9 novembre del 1809 da Francesco e da Teresa Cuneo, in una famiglia di condizioni molto modeste. Il padre [...] note più importanti dell'attività dimatrice mazziniana svoltasi in quei paesi, anche e particolarmente a sostegno del lento ma incessante movimento ideologico che mirava alla trasformazione costituzionale e democratica di quei paesi da poco giunti ...
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Il progetto di edificazione di uno Stato nazionale
Giovanni Sabbatucci
Vittorio Vidotto
Quest’opera sull’unificazione italiana esce in coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità. Ma non è, e non [...] pubblica, di trasporti e comunicazioni, di musei e biblioteche, di stampa e di editoria. Si parla di Chiesa e religione, di notabili e di impiegati, del Mezzogiorno e dei conflitti sociali, della crescita e trasformazione delle città, di un lento ...
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transilienza s. f. Capacità di elaborare e sviluppare risorse e competenze trasferibili tra professioni, funzioni e ruoli diversi. ◆ Ovviamente, non tutti i genitori diventano automaticamente leader. Secondo gli autori [Riccarda Zezza e Andrea...
fratellitaliano s. m. (f. -a) Chi fa parte del partito politico Fratelli d’Italia o lo sostiene. | Anche agg. (f. -a) Che è proprio del partito Fratelli d’Italia e della sua linea politica. ◆ Franciscu Sedda sorvola sugli attriti tra alleati...