Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] una lingua pseudo-trecentesca (sul Martirio de’ Santi Padri, cfr. Serianni 2002 Torino, Einaudi, pp. 261-295.
Nencioni, Giovanni (1988), La lingua del Leopardi lirico, ed. Firenze, Le Monnier, 1955).
Vitale, Maurizio (1992), La lingua della prosa di G ...
Leggi Tutto
Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] , Rizzoli-Larousse.
Scoppa, Lucio Giovanni (1511), Spicilegium, Napoli, dialettologia» 5-6, 1, pp. 77-97.
De Blasi, Nicola (1993), L’italiano nella scuola, in Studi di lingua e letteratura lombarda offerti a Maurizio Vitale, Pisa, Giardini, 2 voll., ...
Leggi Tutto
I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] es. nelle parti introduttive del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio, il modello stilistico-sintattico degli storiografi latini
Dardano, Maurizio (1994), I linguaggi scientifici, in Serianni & Trifone 1994, vol. 2°, pp. 497-551.
De Mauro, Tullio ...
Leggi Tutto
L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] là è compito della Repubblica intervenire» (De Mauro 2001: 12). «Il combinato 39, pp. 249-287.
Nencioni, Giovanni (1997), Plurilinguismo in Europa [prolusione al nostra» 58, pp. 30-45.
Tani, Maurizio (2006), La legislazione regionale in Italia in ...
Leggi Tutto
Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] 1991-1997, 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi.
De Amicis, Edmondo (1984), Cuore, introduzione L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova ...
Leggi Tutto
Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] Gino e Dino (accentrati tra Nord e Toscana), Elio, Maurizio, Walter e Amedeo (centro-settentrionali), Nello (Emilia-Romagna e ) (De Felice 1982: 24-30).
I primi venti nomi femminili sono: Maria, Anna, Giuseppina, Rosa, Angela, Giovanna, Teresa ...
Leggi Tutto
Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] ricordare, dimenticare, ecc.):
(13) Giovanni si accorse che lo odiavano tutti
(d vedere tutti li termini [«toccare l’estremo»] de la beatitudine (Dante, Vita nova III, 1 che arriva con sua sorella
Dardano, Maurizio (1969), Lingua e tecnica narrativa ...
Leggi Tutto
L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] Lat. 3195, trascritta dal copista Giovanni Malpaghini, ma corretta e completata e al posto di i in posizione atona: de preposizione, le forme proclitiche dei pronomi atoni fragmenta”, Firenze, Olschki.
Vitale, Maurizio (1996), La lingua del Canzoniere ...
Leggi Tutto
Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] film Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, tra i primi esempi ) e Ho fatto splash (1980) di Maurizio Nichetti, Ballando ballando (1984) di Ettore Scola George Cukor); fino all’ultimo respiro (À bout de souffle, 1960, di Jean-Luc Godard); giochi proibiti ...
Leggi Tutto
In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] lungo dialogo dichiaratamente ispirato al De oratore di Cicerone, intitolato , Roma, Salerno Editrice, pp. 51-72.
Boine, Giovanni (1912), Purismo, «La Voce» 18 luglio 1912.
Castellani Lischi, pp. 147-223.
Vitale, Maurizio (1986), L’oro nella lingua. ...
Leggi Tutto
stesa
s. f. Nel gergo della camorra, violenta azione di intimidazione consistente nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone cittadine, sparando tutt’intorno con l’effetto di costringere le persone a stendersi...
baby-divo
(baby divo), loc. s.le m. Bambino o ragazzo che entra nel mondo dello spettacolo. ◆ Promettevano alle famiglie un futuro da baby divi per i loro bambini in cambio di alcuni milioni: così un’organizzazione internazionale basata a...