La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Haïm Brezis
Felix Browder
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Lo studio delle equazioni [...] , con la dimostrazione che l'insieme singolare di una soluzione è piccolo rispetto a un'opportuna misuradiHausdorff.
Equazioni di evoluzione non lineari, flussi di fluidi e dinamica dei gas
Numerosi problemi di grande importanza in fisica e in ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] misuradi Radon. Rispetto alla misura si definisce una famiglia normale di funzioni o funzioni ortonormali.
S. di si chiama uno s. T1 (con la stessa terminologia uno s. diHausdorff si chiama anche s. T2). Un’altra classe notevole è quella degli ...
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In matematica, termine coniato nel 1975 dal matematico francese B. Mandelbrot per indicare un particolare ente geometrico la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze (proprietà [...] N(ε), al diminuire di ε aumenta come N(ε)∝ε−DF. Qualche volta DF viene chiamata dimensione diHausdorff (quest’ultima ha una lunghezza aumenta al diminuire della lunghezza di risoluzione, e, dello strumento dimisura. Per es., la costa inglese ...
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Fisica
Numero che indica in qual modo le grandezze fondamentali intervengono nelle singole grandezze derivate, individuandone l’unità dimisura in funzione delle unità fondamentali. Una certa grandezza [...] , dette anche genericamente d. frattali. Tra esse hanno rilievo la d. di ricoprimento (o capacitaria) e la d. diHausdorff-Besikovich. La d. di ricoprimento di un sottoinsieme limitato E di uno spazio metrico, cioè sul quale è data una nozione ...
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FUNZIONALE, ANALISI (v. funzionali, XVI, p. 180)
Tullio Viola
Portano questo nome gli sviluppi più moderni dell'analisi matematica, generati dalla fecondazione che le teorie classiche hanno ricevuto [...] in S × S), alla quale può darsi il nome di "distanza", acquistando così S una struttura di "spazio metrico" e quindi anche topologico (precisamente nel senso diHausdorff).
In uno spazio vettoriale normato, introdotta (come sempre si sottintende ...
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Algebra
Irving Kaplansky
sommario: 1. Introduzione. 2. Gruppi in generale. 3. Gruppi semplici finiti. 4. Gruppi infiniti. 5. Gruppi liberi. 6. Gruppi abeliani infiniti. 7. Anelli in generale. 8. Corpi. [...] di esempio, un legame tra moduli proiettivi e topologia (Swan, 1962): se X è uno spazio diHausdorff 2 vi sono eccezioni banali). La risposta è negativa e K1 misura lo scarto. Più precisamente, bisogna ‛stabilizzare' il problema facendo tendere ...
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Logica matematica
Abraham Robinson
*La voce enciclopedica Logica matematica è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un’introduzione di Gabriele Lolli e un saggio di Beppo [...] di una particella avrebbe dovuto essere definita da una frazione il cui denominatore è la misuradi un intervallo di assioma si chiama ‛assioma diHausdorff' sebbene Hausdorff abbia introdotto l'intero sistema di assiomi per una struttura topologica ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La probabilita
Eugenio Regazzini
La probabilità
Evoluzione della nozione di probabilità
La grande difficoltà in cui si dibattevano i cultori [...] di Carathéodory, relativo a una misuradi probabilità definita su un'algebra di eventi, suggerisce l'introduzione della nozione di 'spazio di probabilità di quello di caratterizzare le fluttuazioni estreme delle medie Sn/n. Felix Hausdorff (1868 ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] una varietà analitica complessa di dimensione s è uno spazio topologico diHausdorff che può essere ricoperto banale possiede r sezioni linearmente indipendenti. Per avere una prima misuradi quanto un fibrato si discosti dall'essere banale, si ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...