Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] i cui referenti non sono presenti nella situazione discorsiva o i cui referenti sono orientati verso un centro deittico diverso (modalità tipica del ➔ discorso indiretto). In (18), per es., il deittico spaziale qui si riferisce al luogo in cui si ...
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Il più piccolo tra i continenti (circa 7.700.000 km2, il 5% delle terre emerse), situato totalmente nell’emisfero australe dal quale deriva il suo nome, grosso modo tra 11° e 40° lat. S e 114° e 154° long. [...] e della morte, che spesso richiedono un’ampia mobilità sul territorio (il cosiddetto walkabout degli Aborigeni), sono altrettante modalità di porre in connessione il mondo degli uomini e il Tempo del Sogno.
Effetti della colonizzazione
Solo a ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] primario d'indagine nella diversificazione del parlato, tracciata nei suoi vettori convergenti o divergenti, e nelle modalità con cui tali dinamismi complementari illuminano le cause intime del comportamento linguistico.
Per la realtà italiana e ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] funzioni copulativa, ausiliare e di supporto (Serianni 1997). Funzioni assimilabili a quella di ausiliare sono svolte dai verbi modali (➔ modali, verbi) e da un numero ristretto di verbi che entrano nella costituzione di perifrasi verbali con valore ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] come quiete, seguiamo (Marotta 1987: 880; Bertinetto & Loporcaro 2005: 139).
Non è esente da dubbi neppure la modalità con cui creare coppie minime (➔ coppia minima) a dimostrazione della fonematicità di questi elementi (Mioni 2001: 180). Le ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] mostra segni evidenti di demunicipalizzazione e di delocalizzazione. L’adozione di un volgare depurato e temperato nelle modalità descritte sopra ha successo anche fuori dalla capitale e presso scriventi di qualità meno elevata. Tra i documenti ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] intonazione, si può osservare e descrivere l’influenza della varietà regionale sulla realizzazione di alcune opposizioni di modalità frasale, come l’asserzione, l’interrogazione e la continuazione. Naturalmente, i dati saranno limitati solo ad alcune ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] rintracciare in passato. La moltiplicità degli stili genera, per es. nelle Operette morali e nei Canti, modalità stilistico-sintattiche diverse da argomento ad argomento, da situazione a situazione.
Contribuivano a tale variabilità i precetti ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] anche essere espressa per mezzo di un sintagma preposizionale («[villetta a schiera] con ingresso-soggiorno»).
Una modalità di variazione particolarmente notevole è costituita infine dai sostituti metaforici del predicato di esistenza: invece di dire ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] linguistico) della comunità segnante italiana coesistono quindi due lingue molto diverse tra loro: una, l’italiano, si esplica nella modalità acustico-vocale, l’altra, la LIS, in quella visivo-gestuale. I membri sordi possono acquisire la LIS in modo ...
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modalita
modalità s. f. [der. di modale2]. – 1. Modo particolare di essere, di presentarsi (di un fatto, di un fenomeno, di un rapporto); si usa per lo più al plur.: stabilire le m. della consegna; spiegare le m. d’impiego dell’apparecchio;...