Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] alla tendenza unitaria da parte dell’elemento localmente radicato. Ora si tratta di tipi lessicali diversi, ora la differenza è morfologica.
L’Italia indagata si divide tra arancia e arancio (per designare il frutto), zucchina e zucchino, orecchio e ...
Leggi Tutto
La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più consistente del Nord-Est italiano. La popolazione non è distribuita in modo omogeneo: la media pianura ha la maggiore densità, meno popolati la bassa veronese e il Polesine, e ancor meno le Prealpi ...
Leggi Tutto
L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] , palustre, trilustre, dotati in pari grado di spiccate qualità espressive e foniche. Ma, come già nel dominio fono-morfologico, è la più ampia tradizione, e non solo lirica, a disegnare il complesso reticolo lessicale dei Fragmenta, attraversato in ...
Leggi Tutto
La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] da -r- la é diviene a (àrba «erba», fàrru «ferro»). Le vocali atone sono a, i, u e in posizione finale marcano la morfologia dei sostantivi: singolare femminile in -a (a dònna) e in -i (a mòrti «la morte»); singolare maschile in -u (u capu); maschile ...
Leggi Tutto
L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] , pena l’incomunicabilità, una lingua inventata, ma persegue per iscritto scelte di genere e di stile, a partire da morfologia, fonetica, lessico e sintassi di una varietà reale, usata in genere solo nella comunicazione parlata. Per questa via, anche ...
Leggi Tutto
Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] come [la vede] chi [= qualcuno che] prende quota in aeroplano (Panzini, Scritti scelti, p. 10)
(18) Nella morfologia dell’italiano coesistono spesso più soluzioni per la formazione del plurale così come [coesistono più soluzioni], ad esempio, per la ...
Leggi Tutto
I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] greco si è esercitato soprattutto sul vocabolario. Più rari i fenomeni che riguardano la sintassi (per l’influsso morfologico v. oltre), e anche questi riflesso di una costante intermediazione svolta dal latino. Attingendo dal latino letterario di ...
Leggi Tutto
L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] codificata dal verbo. In altre lingue un’omissione di questo tipo può essere espressa mediante specifiche terminazioni morfologiche.
La formazione del passivo ha subito, nella storia, cambiamenti di rilievo. Questi hanno finito per cancellare talune ...
Leggi Tutto
La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] alla questione della lingua o alla normativa grammaticale. La stampa, negli aspetti grafici, nella punteggiatura e nella lingua (morfologia e lessico) divenne via via più omogenea, fra l’altro diminuendo e quasi abolendo le forme di tachigrafia ...
Leggi Tutto
La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] la testa in lingue con marca di genere e numero (come l’italiano) possono andar perdute alcune caratteristiche morfologiche: it. Facoltà di Lettere → Lettere (femm. sing., ma * la Lettere), aereo da caccia → caccia (masch. invariabile ma numerabile ...
Leggi Tutto
morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....