UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] . Tra gli esempi più noti: la pigmentazione cutanea (i bianchi sono ''tutti'' bianchi e i negri sono ''tutti'' neri); la morfologia dei capelli (''tutti'' i negri hanno i capelli crespi e ''tutti'' i mongoloidi li hanno lisci) o la statura nei pigmei ...
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Le origini dell'uomo e l'evoluzione dei primi ominidi
Donald C. Johanson
(Institute of Human Origins and Department of Anthropology Arizona State University Tempe, Arizona, USA)
Sebbene le forme mioceniche [...] studi di vasta portata sui gruppi superstiti di Primati, quali i lemuri, suggeriscono che la correlazione tra specie e morfologia scheletrica è limitata. Specie di lemuri facilmente distinte in base al comportamento, al colore della pelle e del pelo ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] lungo di uno dei due cromosomi della coppia 22.
d) Mutazioni geniche
La maggior parte delle differenze dei caratteri morfologici, fisiologici e psichici fra gli uomini è dovuta alla presenza di diversi alleli dei singoli geni e alle loro combinazioni ...
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Evoluzione. Fossili ed evoluzione
Niles Eldredge
Nel 1959, centenario della pubblicazione di On the origin of species di Charles Darwin, fu celebrata la definitiva fusione della genetica con la teoria [...] è chiaro ai paleontologi che la stasi è la norma per le specie e che, dal punto di vista del cambiamento morfologico evolutivo, non avviene nulla di sostanziale a meno di eventi ambientali capaci di disturbare i sistemi viventi già presenti sulla ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] 'superiori' (funghi a cappello, prataioli), note fino ai primi decenni del XIX sec., e li classificarono in base alla morfologia del tallo. Solo Louis-René Tulasne, insieme con il fratello Charles, studiò i corpi fruttiferi, la formazione delle spore ...
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paleonutrizióne Campo d'indagine della paleoantropologia che attraverso l'esame di una molteplicità di indicatori (elementi scheletrici e dentari, capelli, unghie, calcoli, tumori calcificati, residui [...] da piombo dei Romani, diagnosticata attraverso l'analisi chimica dell'osso). Tra gli indicatori troviamo, accanto ai segni morfologici di patologia o di stress, i cosiddetti elementi chimici in tracce, che possono fornire informazioni sul regime ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] e forse anche intere classi) all'estinzione. Dopo un intervallo, l'entità dei fenomeni di speciazione e dei cambiamenti morfologici è così elevata che si arriva alla costituzione di interi taxa superiori nuovi, e il risultante 'sciabordio di ritorno ...
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Sistematica biologica
Ernst Mayr
di Ernst Mayr
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia della classificazione: a) da Aristotele a Cuvier; b) criteri di classificazione. 3. Chiarimento dei concetti e della [...] stesso periodo in cui si è sviluppata la nuova sistematica è andata aumentando l'importanza attribuita ai caratteri non morfologici (v. sotto) e si è avuta l'introduzione, particolarmente in botanica, di metodi sperimentali e dell'analisi genetica di ...
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Metodi comparativi per lo studio del comportamento
John L. Gittleman
(Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Tennessee Knoxville, Tennessee, USA)
II metodo comparativo, utilizzato [...] la disponibilità di filogenesi indipendenti dal carattere oggetto di studio. Tradizionalmente, gli alberi filogenetici sono basati su tratti morfologici come la forma del cranio o la dimensione dei denti. Dato che il comportamento spesso varia con la ...
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COLOSI, Giuseppe
Leo Pardi
Nato a Petralia Sottana (Palermo) il 29 marzo 1892 da Eugenio e da Rosa Sottile, ebbe per maestri due zoologi piemontesi ben noti anche negli ambienti scientifici di altri [...] un risultato del caso, ma una attuazione matematica delle possibilità di cui dispone la materia vivente.
Un secondo principio di morfologia generale, del pari dovuto al C., è quello della regolarizzazione della simmetria, ripreso poi da F. T. Lewis ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....