Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] pubbliche, il proprietario terriero che amministra in modo moderno, anche se appartiene alla nobiltà, usa la power, Brighton 1979.
Lenin, V. I., Che fare? Problemi scottanti del nostro movimento (1902), a cura di V. Strada, Torino 1971.
Lenin, V. I., ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] - cittadini di un paese, o membri di un movimento, o sostenitori di una causa. Ma se noi siamo , C., The malaise of modernity, Toronto 1991 (tr. it.: Il disagio della modernità, Roma-Bari 1994).
Unger, R. M., Knowledge and politics, New York 1975 ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] a un regime, a una classe politica, a un movimento di contestazione un'arma, per così dire, 'impropria', , S., Sabean, D., Sharlin, A. (a cura di), Political symbolism in modern Europe. Essays in honor of George L. Mosse, New Brunswick, N.J.-London ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] e a Napoli. Nel corso degli anni Sessanta Mazzini e il suo movimento si confrontarono anche con la crescente influenza di correnti come l’anarchismo (secondo il giudizio di alcuni il primo in senso moderno in Europa; Della Peruta 1974), ma anche di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] : con tutti i suoi limiti, si trattò di un movimento assai importante, sia per il lavoro svolto, sia perché vita civile – un caposaldo di quella che si è chiamata ‘modernità’ –, proiettandosi anche oltre le barriere dello Stato nazionale. Stato e ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] scientifico dall’Antichità al Rinascimento e al mondo moderno. Il metodo impiegato (che in seguito influenzò o verso il basso i corpi leggeri o pesanti, e tutti gli animali dei movimenti che provengono dall’anima che hanno in sé, di modo che non è ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] Le vicende rivoluzionarie scavarono un fossato incolmabile tra lo Stato moderno e la Chiesa cattolica; la dinamica del pensiero laico e, in parte almeno, nella Germania Federale, i movimenti di opinione laici si sono mossi sul terreno tradizionale ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] i limiti dell'ambiente e un orizzonte culturale "moderno" costruito con letture aggiornate, e di questo giansenismo bresciano, Brescia 1942, pp. 219 s.; E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del sec. XVIII, Città del Vaticano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] , che può essere definito dal nome del movimento intellettuale che continua attraverso di esso con varie anche che esse avevano svolto un ruolo importante nella genesi della scienza moderna; ma si sottolineava con nettezza che una cosa è la genesi ...
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COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] un'inequivocabile affermazione delle esigenze del libero pensiero moderno, in cui ogni elemento cospira ad orientare compresi i minerali, che crescono e si formano mediante il movimento delle particelle, di cui sono costituiti. Tutto sente e conosce ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...