Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] prima serie muove da una pronuncia popolare, che si diffuse nel latino del I secolo d.C., di -dj- come semplice -j- ( ŏ e ō > o: [ˈkoːrə] «cuore», [nəˈpoːtə] «nipote»; ŭ e ū > u: [ˈsurda] lingua italiana, Bologna, il Mulino,vol. 1° (Introduzione ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dell’XI secolo, e si moltiplicano nei secoli successivi. Un po’ più tardi (XII sec.), ma sempre precoci rispetto al . Bruni, Bologna, il Mulino.
Tomasin, Lorenzo (2001), Il volgare e la legge. Storia linguistica del diritto veneziano (secoli XIII ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] pagine, era dedicato alla sezione alfabetica A, il secondo, un po’ più piccolo, alle sezioni alfabetiche B-Z. Tra il (1984), Teorie e pratiche linguistiche nell’Italia del Settecento, Bologna, il Mulino.
Gamberini, Spartaco (1970), Lo studio dell’ ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] , e riderne, questa volta era stato un po’ più difficile delle precedenti (Giorgio Bassani, Il radio e ogni tanto un caffè (Dacia Maraini, L’età del malessere, p. 9)
(7) E l’altro a linguistica italiana, Bologna, il Mulino.
Manzini, Maria R. ( ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] delle culture dialettali (➔ dialetto, usi letterari del). Si teorizzava un po’ dovunque la dignità delle varie ‘lingue’ . Bruni, Bologna, il Mulino.
Marazzini, Claudio (20023), La lingua italiana. Profilo storico, Bologna, il Mulino (1a ed. 1994).
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] stato») e dalla capitale la tendenza si va espandendo un po’ dovunque; in molte zone del Lazio si ha invece la palatalizzazione in [ʃ] di /s/ italiano standard: un’inchiesta sociolinguistica, Bologna, il Mulino.
Floquet, Oreste & Bonucci, Paola ( ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] classe», potresti abbassare un po’ il volume) rispetto alla forma condizionale del verbo principale (cambierei di seconda lingua, a cura di A. Giacalone Ramat, Bologna, il Mulino, pp. 329-352.
Berretta, Monica (1995), Morphological markedness in ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] un po’ (Ligabue 2005: 124).
La semantica delle preposizioni può essere affrontata da due punti di vista: quello del sintagma di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1º (La frase. I sintagmi nominale ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] stesso contesto e con la stessa funzione del nome proprio Laura. Sono quindi sintagmi nominali ), la maggior parte (di), un po’ (di).
Alcuni sintagmi nominali hanno G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1º (La frase. I ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] massa, sia frequente anche l’uso dell’articolo zero:
(16) a. c’è del riso nella dispensa?
b. c’è riso nella dispensa?
L’es. (16) di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1º (La frase. I sintagmi ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
piarda
s. f. [forse dal fr. ant. piarde «zappa»], region. – 1. Nome dato alle zone golenali del Po, spec. quando corrono orizzontali, sovrastando la ripa fortemente inclinata del letto di magra: aveva fatto da tempo le opportune ricognizioni...