Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: dacamera e da chiesa. - La cantata [...] ch'essa sostituisce le forme polifoniche della musicadacamera, che nel Cinquecento non soltanto venivano ampiamente coltivate dai musicisti e cantori di professione, ma anche dai dilettanti di musica. Del resto, già il madrigale, forma eccellente ...
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SCHUMANN, Robert Alexander
Ildebrando Pizzetti
Compositore di musica, nato a Zwickau, piccola città della Sassonia, l'8 giugno del 1810; morto a Endenick, presso Bonn, il 29 luglio del 1856. Nato di [...] maggiore, lo Sch. veramente grande, nelle opere pianistiche e nei Lieder piuttosto che nelle opere orchestrali e in quelle di musicadacamera, è voler troppo limitare la grandezza di lui? Non si può crederlo. E a non crederlo ci conforta il giudizio ...
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MENDELSSOHN (Mendelssohn-Bartholdy), Jakob Ludwig Felix
Fernando LIUZZI
Musicista, nato ad Amburgo il 3 febbraio 1809 da Abramo M. banchiere, figlio di Moses M. (v.) e Lea Bartholdy, essa pure di cospicua [...] , op. 74; Antigone, op. 57; Edipo a Colono, op. 93. Inoltre: finale 10 atto d'una Loreley, incompl., op. 98, n. 1.
6. Musicadacamera: per archi: Ottetto, op. 20; Quintetti, opere 18 e 87; 6 Quartetti, opere 12, 13, 44 (n. 1, 2, 3), 88; Andante ...
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Il vocabolo ha origine militare: si chiamavano bande i raggruppamenti di un determinato numero di soldati. Il significato musicale è venuto solo molto più tardi, per lenta derivazione, dato che in ogni [...] francese, sotto Luigi XIV, restano gli esempî migliori di musica per banda tra tutti i tentativi del '600. Nel '700, in generale, tutta la musica scritta per banda ha il carattere di musicadacamera per strumenti a fiato, finché nel 1763, per ordine ...
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. Organismo architettonico destinato alla esecuzione e all'audizione di musica, o ambiente per la radioproduzione di musica o di prosa. In America col termine auditorium s'indica un particolare e caratteristico [...] dipende dal numero dei posti e dalla composizione dell'orchestra e gli esempî più notevoli riguardano auditorî da 300 a 900 posti per la musicadacamera e da 800 a 1500 posti per i concerti. Non mancano però esempî eccezionali di sale per 3000 posti ...
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FRANCK, César-Auguste
Musicista, nato a Liegi il 10 dicembre 1822, morto a Parigi il 9 novembre 1890. Discendente da un'antica famiglia vallone già illustrata, fin dal sec. XVI, da rinomati pittori, [...] tripartito, e il quartetto in re minore, massima esplicazione dell'architettura musicale non soltanto del Franck ma probabilmente di tutta la musicadacamera dell'Ottocento.
Fin dal 1878 professore d'organo al conservatorio di Parigi, il F. già ...
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. Famiglia di musicisti francesi, la cui attività si estende dal principio del sec. XVIII sino al 1826. Il primo della famiglia, Charles, mercante a Chaumes (Brie), non fu che un semplice dilettante, il [...] stile italiano. Nelle composizioni per organo si può già osservare l'influenza della musica italiana, e nei pezzi per clavicembalo tale influenza si afferma sempre più. La musicadacamera del C. comprende in primo luogo le Sonate. Se ne conoscono 7 ...
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Nato a Camprodón (prov. di Gerona, Spagna) il 29 maggio 1860. Ebbe vita quanto mai agitata e avventurosa. Studiò dapprima a Parigi, poi a Madrid; a nove anni fuggì di casa, e cominciò a vagabondare, dando [...] Riviera francese.
Si calcola che egli abbia scritto circa 500 lavori, tra pezzi pianistici (in prevalenza), sinfonici, musicadacamera e da chiesa, opere, operette, liriche ecc.; ma gran parte di questi è inedita, o andata perduta attraverso le ...
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MALIPIERO, Gian Francesco
Compositore di musica, nato a Venezia il 18 marzo t882. Studiò al conservatorio di Vienna, poi al Liceo musicale di Venezia con M. E. Bossi e in Germania. Fu per qualche tempo [...] mutazioni di umore). Così nei polittici per orchestra (dalle Pause del silenzio ai Concerti), così in quelli di musicadacamera (dai tre quartetti ai Ritrovari per 11 strumenti). Nel teatro una tale stilistica genera un'opera che si potrebbe ...
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TELEMANN, Georg Philipp
Hans Joachim Moser
Compositore, nato il 14 marzo 1681 a Magdeburgo, morto il 25 giugno 1767 ad Amburgo. Usò spesso, invece del nome nella sua vera forma, l'anagramma Melante. [...] musicalità. Quattro anni dopo egli assume la direzione della musica della corte ducale di Eisenach e nel 1712 passa ; un Concerto per violino, ibid. 29-30; Lieder, ibid. 57; molta musicadacamera in ed. Nagel in Hannover.
Bibl.: E. Valentin, G. Ph. T ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...