SUDAFRICANA, REPUBBLICA
Guido Barbina
Giampaolo Calchi Novati
Giuseppe G. Castorina
Maria Luisa Zaccheo
Nicola Balata
Roberto Silvestri
(v. sudafricana, unione, XXXII, p. 935; App. I, p. 1040; [...] si aprì nel decennio seguente con la ripresa del metodo dodecafonico nella Sinfonia (1962), cui sono seguiti i Tre pezzi organo e orchestra (1981).
Bibl.: E. Rosenthal, 125 years of music in South Africa, Città del Capo 1969; J. Bouws, Komponiste ...
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(V, p. 458; App. I, p. 196; II, I, p. 311; III, I, p. 176; IV, I, p. 196)
Negli anni Settanta e Ottanta, lo sviluppo socioeconomico austriaco è stato simile, nei tratti essenziali, a quello dei paesi più [...] Hochschule für Musik. Dopo l'esperienza dodecafonica ha aderito a un indirizzo di avanguardia in California nel 1966, ha coltivato un interesse particolare per le nuove forme della musica popolare, assieme a H. K. Gruber (n. 1943), allievo di G. ...
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PERÚ
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Alfredo Romeo
Antonio Melis
Samuel Montealegre
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVI, p. 873; App. I, p. 927; II, II, p. 525; III, II, p. 392; IV, II, p. 764)
Nel 1991 le stime anagrafiche [...] di Lima, ha perseguito nelle sue composizioni una sintesi fra tradizione indigena e moderne tecniche compositive, dalla dodecafonia alla musica aleatoria a quella elettronica. Fra le opere più significative con le quali egli si è affermato sulla ...
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(XV, p. 400; App. I, p. 598; II, I, p. 944; III, I, p. 616; IV, I, p. 809)
Popolazione. − Sia pure con lievi incrementi (0,3% annuo), la popolazione finlandese continua a presentare una tendenza positiva: [...] un momento importante nello sviluppo della moderna musica scandinava. E. Rautavaara, tra i più prolifici compositori contemporanei del suo paese, è passato attraverso l'espressionismo, la dodecafonia e il serialismo, approdando a uno stile ...
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Nell'ultimo ventennio la pratica artistica ha confermato la storica legittimità del movimento che, precorso sotto il segno bachiano da alcuni maestri del primo Novecento (quali M. Reger e F. Busoni), variamente [...] del significato negativo del termine (in quanto non vi è musica da cui non risulti una concezione tonale) si ha un 'unico principio generatore formale.
Il fatto che l'esperienza dodecafonica non si possa considerare, nonché chiusa, neppure in via ...
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Compositore, direttore d'orchestra e saggista francese, nato a Montbrison, Loira, il 26 marzo 1925. Avviato dapprima agli studi scientifici, dopo aver per breve tempo frequentato il Politecnico, s'iscrisse [...] , Schoenberg est mort), da lui accusato di aver mantenuto saldi legami con le tradizioni della musica tonale proprio attraverso la tecnica dodecafonica (in sostanza, a suo avviso, una "restaurazione" della sensibilità romantica), B. è partito da A ...
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Compositore olandese, nato a Utrecht il 6 giugno 1939. È considerato uno degli autori europei più influenti dell'ultimo scorcio del 20° secolo. Cresciuto in una famiglia di musicisti, nel periodo 1953-1957 [...] inizi dell'attività di A., che adotta presto la serialità dodecafonica - Series (Serie) per due pianoforti, 1958, e con il regista P. Greenaway a vari progetti: M is for man, music, Mozart; Rosa (a horse drama), opera in due atti, e Writing to ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] Arnold Schönberg che ne fu ideatore e propagandista. Nel suo carattere generale la teoria dodecafonica schönberghiana è la seguente: la base tonale della musica è costituita da una determinata serie di dodici suoni presi alla scala cromatica. Questa ...
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Nato a Montegiorgio (Marche) il 16 novembre 1881. Compositore e musicologo. Studiò al liceo musicale di Santa Cecilia di Roma con i maestri De Sanctis, Bustini, Sgambati, e ne uscì diplomato nel 1906; [...] Studioso di storia della nostra musica antica (si vedano i suoi importanti Studî sulla storia dell'Oratorio musicale in Italia, Torino 1908), di fenomeni della tecnica moderna, pubblicò dotti saggi sull'armonia dodecafonica, e offrì esempî delle sue ...
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Musicista, nato a Montbrison (Francia) il 25 marzo 1925. Studiò al conservatorio di Parigi con Olivier Messiaen e Andrée Vaurabourg, approfondendo poi la pratica della tecnica dodecafonica con René Leibowitz [...] concreta di Pierre Schaeffer. Nel 1948 fu nominato direttore della musica nel teatro di Jean-Louis Barrault e nel 1955 diede vita ai concerti del Domaine musical.
Considerato uno dei più dotati rappresentanti della nuova avanguardia musicale tendente ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...