ALBERTOLLI
Paolo Mezzanotte
Famiglia di artisti ticinesi pittori, architetti e stuccatori, che nel sec. XVIII e nei primi decenni del successivo ebbe nell'Alta Italia notevole parte nel rinascimento [...] di Giocondo, le decorazioni a motivi di fiori, fogliami e uccelli fantastici: tardo riflesso, in pieno fiorire delle forme neoclassiche, delle chinoiseries settecentesche.
Raffaele, nato a Bedano nel 1770, figlio di Giocondo, collaborò con il padre e ...
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Compositore italiano (Nuoro 1935 - Cagliari 2016). Ha studiato a Cagliari, quindi con G. F. Ghedini e G. Petrassi. Ha insegnato (1965-2000) composizione e composizione sperimentale al Conservatorio di [...] Cagliari e teoria della musica (1985-87) all'univ. diCagliari. Muovendo da posizioni neoclassiche si è conquistato uno spazio di ricerca sia nell'ambito della musica aleatoria sia nella sperimentazione di nuovi tipi di notazione. ...
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Poeta e critico polacco (Królówka 1791 - Dresda 1835). Con il suo poemetto idillico Wiesław (1820), e più ancora con il saggio O klasyczności i romantyczności ("Classicismo e romanticismo", 1818) indicava [...] il carattere che la nuova letteratura polacca avrebbe dovuto assumere di fronte alle correnti neoclassiche e romantiche: spirito nazionale, forma classica e contenuto romantico, mentre con Mowa o narodouwości Polaków ("Discorso sulla nazionalità dei ...
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Poeta, incisore, pittore (Londra 1757 - ivi 1827). Si dedicò giovanissimo all'arte e alla letteratura, studiò incisione e frequentò per breve tempo la Royal Academy (1779). Spirito ribelle e visionario, [...] considerò il mezzo verbale e quello visivo espressione unica del suo genio profetico. Istanze neoclassiche e fermenti preromantici pervadono la sua arte, carica di complessi simbolismi, cui contribuirono certamente la poetica del sublime, la mistica ...
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Teoria economica affermatasi negli anni 1970 (P. Davidson, H. Minsky) come sviluppo del pensiero di J.M. Keynes e dei neokeynesiani. Non rappresenta un approccio puro allo studio della micro- e della macroeconomia; [...] tuttavia è caratterizzata da specifiche differenze rispetto alle altre teorie monetariste, keynesiane, neoclassiche ecc. Innanzitutto gli economisti postkeynesiani riconoscono che tutte le teorie economiche rappresentano un’astrazione e una ...
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Architetto (Foligno 1734 - ivi 1808). Allievo a Roma di Vanvitelli e suo aiuto nella costruzione della reggia di Caserta (1765-69), lo seguì a Milano, dove il maestro gli cedette l'incarico della trasformazione [...] Monza, 1777; palazzo Belgioioso, 1777, e teatro alla Scala, 1776-78, a Milano), attenendosi strettamente agli ideali neoclassici, creò complessi monumentali di effetto nobile e grandioso; contribuì al rinnovamento urbanistico di Milano, oltre che con ...
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Architetto, nato a Boston (Massachusetts) l'8 agosto 1763, morto ivi il 4 aprile 1844. Fu in Inghilterra e in Francia dal 1785 al 1787 quando ritornò a Boston. L'architettura americana entrava allora in [...] un periodo di larga espansione, improntata alle forme neoclassiche, nelle quali il B., il migliore architetto americano del tempo, si trovava perfettamente a suo agio. Egli diede il disegno di molte case d'abitazione, influenzando grandemente con ciò ...
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Scultore (Fogliano di Cascia 1745 - Napoli 1809). Formatosi a Roma (Il Faraone riceve Giacobbe e Giuseppe, 1766, Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca), a Vienna divenne poi modellatore della fabbrica [...] di ceramiche. A Napoli dal 1781, rinnovò la fabbrica di porcellane di Capodimonte, introducendo l'uso del biscuit e le forme neoclassiche (Trionfo di Bacco e Sileno; Amore e Psiche; L'Aurora, 1806 circa; tutti a Napoli, Museo nazionale di Capodimonte ...
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Architetto (n. Amburgo 1799 - m. 1853); allievo di F. Weinbrenner. Dopo il grande incendio del 1842 ebbe parte nella ricostruzione di Amburgo e vi costruì la chiesa di S. Pietro, i portici della Borsa [...] e quelli sul bacino dell'Alster, ecc.; a Oslo costruì la chiesa del Salvatore. Nei suoi progetti concilia forme stilistiche neoclassiche, gotiche e rinascimentali. ...
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Poeta spagnolo (Cordova 1791 - Madrid 1865). Partecipò alla guerra di indipendenza contro i Francesi; liberale, deputato alle Cortes nel 1822, emigrò l'anno successivo in Inghilterra. Rientrato in patria, [...] duca di Rivas; nel periodo 1848-50 fu ministro dell'Interno e ambasciatore a Napoli. Scrisse poesie liriche, neoclassiche nella prima maniera, poi di gusto decisamente romantico; leggende (Florinda, 1826; El moro expósito, 1834; La azucena milagrosa ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...