Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] dubbi. Ma ciò nulla toglie alla qualità di pagine dense e spregiudicate.
Di Eduard Zeller, iniziatore di quel neokantismo che bollerà come «letteratura da eruditi», Labriola respinge la concezione della logica quale pura metodologia, esposizione di ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] scienza psichica, in Ultra, IV (1910), 1, pp. 36-40; G. Gentile, La filos. in Italia dopo il 1850. La fine del neokantismo ital., in La Critica, IX (1911), 5, pp. 338-68 (ripubbl. più succintamente in Le origini della filos. contemp. in Italia, III ...
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BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] delpopolo. Con costante spirito polemico il B. compie una detrazione di se stesso, di Kant, troppo razionalista, del neokantismo, del positivismo, del cattolicesimo liberale, e specialmente del Rosmini, che, se prima gli era parso uno scolastico, ora ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] 1980, pp. 140-146 (rec. ai Prolegomeni [1901]); P. Guarnieri, La "Rivista filosofica" (1899-1908). Conoscenza e valori nel neokantismo italiano, Firenze 1981, passim; U. Scarpelli, L'etica senza verità, Bologna 1982, pp. 73-112; V. Milanesi, Etica e ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] unilaterali interpretazioni idealistiche, si faceva più viva, fino a sboccare nell'affermazione di quella corrente di pensiero, detta appunto neokantismo, che ebbe i suoi maggiori esponenti in H. Cohen, P. Natorp e E. Cassirer (ma subì nettamente l ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] ., in Riv. intern. di filosofia del diritto, LXIII (1986), pp. 119- 127.
Per un quadro d'insieme del neokantismo tedesco, a cui viene riferita la formazione filosofica del D., cfr. G. Gigliotti, Ilneocriticismo tedesco, Torino 1983. Sullo svolgimento ...
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neokantismo
s. m. [comp. di neo- e kantismo]. – Denominazione generica (anche neocriticismo) di orientamenti filosofici affermatisi in Europa nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decennî del Novecento, caratterizzati dal comune ritorno,...
neokantiano
agg. [comp. di neo- e kantiano]. – 1. Relativo al neokantismo: movimento, corrente neokantiana. 2. Rappresentante, seguace del neokantismo: un filosofo n.; anche come sost.: un n., i neokantiani.