Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] di «discussione fra esperti» e che si può considerare un calco strutturale solo ipotizzando una introduzione del neologismo avulsa dalla precedente espressione letteraria che indicava un’assise di cavalieri.
Nei calchi strutturali, come si è ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] , da etnici: bostoniano, singaporiano, peru-viano. Il suffisso è invece poco produttivo con nomi comuni, a parte qualche raro neologismo come rettiliano (Rainer 2004: 388). Da notare che con basi di altre lingue il suffisso -iano può o meno indurre ...
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BENCINI, Gaspero
Armando Petrucci
Nacque il 19 giugno 1775 a Colonnata (Massa Carrara) da famiglia povera. Fattosi ecclesiastico e trasferitosi a Firenze, ove compì gli studi, nel 1797, per interessamento [...] . Nella prima, dal titolo Che per fuggir biasimo in iscrivere la Propria lingua non bisogna tenerst solamente lontani dal neologismo, ma eziandio dall'indiscreto uso dell'antico (ibid., pp. 140-148), il B. propugnava una soluzione di compromesso fra ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] mai aulici o sostenuti; hanno largo impiego l’inventiva (specie in pubblicità), la sperimentazione e il neologismo (➔ neologismi); predomina sulla morfologia verbale lo ➔ stile nominale; la sintassi è paratattica (➔ paratassi), breve, scevra di nessi ...
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PRESTITI
Il prestito (o forestierismo) è una parola, una locuzione o una costruzione sintattica di una lingua straniera che entra nel lessico di un’altra lingua.
Nel lessico italiano contemporaneo si [...] di nuova introduzione, adeguarsi all’uso prevalente.
Usi
I prestiti possono essere considerati un tipo particolare di ➔neologismo e rappresentano un’importante risorsa per ampliare il lessico di una lingua.
È opportuno quindi evitare atteggiamenti ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] dipendono quasi sempre da necessità onomasiologiche interne, come avviene per la creazione di ogni altro neologismo (➔ neologismi). Cade di conseguenza anche la tradizionale distinzione fra prestiti di necessità e prestiti di lusso (quelli ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] tutta la poesia montiana è il ricorso all’onomastica classico-mitologica, marca distintiva del neoclassicismo letterario. Il più celebre neologismo montiano è l’aggettivo tricolore (nella Bassvilliana IV, 327; nel Prometeo I, 626; e nel Bardo IV, 26 ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] Leopardi aggiunge, in un passo dello Zibaldone datato 26 giugno 1821, un terzo elemento, che chiama voci europee o (con un neologismo da lui coniato) europeismi, formato da voci comuni a tutte le lingue colte d’Europa, specialmente «in politica e in ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] provenzalismi e ➔ francesismi, adattandoli alla loro grammatica, di cui forzavano i limiti spingendo al massimo le possibilità di neologismo del lessico. La loro libertà si è trasformata in regola per i poeti successivi, ancorché ridotta e potata ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] », disumazione «dissotterramento», doglianza «lamentela», raddurre «ricondurre», travolgersi «mutarsi»), si notano «un vigoroso ingresso del neologismo contemporaneo» (Poggi Salani 2001) e la creazione di nuove voci o nuove accezioni (multistirpe ...
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neologismo
s. m. [dal fr. néologisme, comp. di néo- «neo-» e gr. λόγος «parola», col suff. –isme «-ismo»]. – In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione...
neologia
neologìa s. f. [dal fr. néologie, comp. di néo- «neo-» e -logie «-logia»]. – In linguistica, il processo di arricchimento del lessico di una lingua attraverso la creazione di parole nuove, cioè di neologismi in senso stretto, o attraverso...