Vienna, circolo di
Vienna, circolo di circolo intellettuale costituito da un gruppo di filosofi, matematici e scienziati riuniti per la prima volta nel 1922 dal filosofo tedesco Moritz Schlick (1882-1936). [...] si rifà il circolo di Vienna è l’empirismo logico o neopositivismologico, una corrente che si ispira al lavoro del filosofo e logico austriaco L. → Wittgenstein. L’ambizioso programma neopositivista prevedeva la rifondazione su basi esclusivamente ...
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Oxford, Scuola analitica di
Indirizzo della filosofia analitica (detto anche filosofia di O. o filosofia del linguaggio ordinario) sviluppatosi nel Novecento, tra le due guerre mondiali e nell’immediato [...] come uso formulata da Wittgenstein nelle Ricerche filosofiche (➔ ), tale metodologia si differenzia da quella teorizzata dal neopositivismologico in quanto rifiuta l’idea di un linguaggio ideale quale termine di riferimento del linguaggio naturale ...
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Petzall, Ake
Petzäll, Ake
Filosofo svedese (Borås 1901 - Lund 1957). Prof. di filosofia morale nell’univ. di Lund (1939-57), fondatore e direttore (dal 1935) della rivista Theoria, nel 1937 promosse, [...] della filosofia analitica. Fu lui, assieme a un altro filosofo scandinavo, Eino Kaila, a coniare il termine neopositivismologico per designare il nuovo indirizzo di pensiero. Le sue opere principali sono: Begreppet medfödda idéer («Il concetto delle ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] di J. Dewey e C. I. Lewis sia dal neopositivismo, a cui si avvicinò attraverso il contatto con R. Carnap , 1966), Word and Object (1960; trad. it. 1970), Set theory and his logic (1963), The ways of paradox and other essays (1966; trad. it. 1975), ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] e studiosi quali S. Toulmin, N.R. Hanson e Th. Kuhn avrebbero messo in discussione l’impostazione logicista e astorica del neopositivismo, sottolineando l’importanza, anche sul piano teorico, della storia della s. ai fini di una corretta e ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] V., dirigeva la lettura e il commento del Tractatus logico-philosophicus (1922) di L. Wittgenstein, dal quale principalmente i neopositivisti dedussero l’impostazione logico-sintattica dell’analisi critica del valore conoscitivo delle scienze. Altri ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] del positivismo logico avrebbe comunque sempre più dimostrato i limiti di una teoria della conoscenza e di una filosofia della scienza basate esclusivamente sulla s., ideale al quale molti autori, più o meno vicini al neopositivismo (N. Goodman ...
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Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] , della International Encyclopedia of Unified Science (1938 e segg.), è uno dei massimi esponenti del positivismo logico o neopositivismo (v.).
La sua riflessione tende alla critica più radicale della filosofia tradizionale, considerata un insieme di ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] resoconti 'in prima persona' che derivavano dall'impronta logico-positivistica di una tale prospettiva, l'oggetto della psicologia prima metà del 20° sec., cioè, per un verso, sul neopositivismo del Circolo di Vienna (Schlick 1936), e, per un altro ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...