Poeta e pensatore tedesco (Crossen sull'Oder 1881 - Ciona-Carona, Canton Ticino, 1969). Visse dal 1921 al 1948 su una piccola isola della Dalmazia; in seguito si trasferì nel Canton Ticino. Influenzato [...] da S. George e da F. Nietzsche, in clima ancora naturalistico si affermò come uno dei più accesi esponenti della poesia cosmica, rimanendo fedele ai suoi ideali, con proposte di radicale revisione della cultura tradizionale. Della sua vasta ...
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Uomo che eccelle e domina per le sue eccezionali doti di genio e di volontà sugli altri uomini. Adoperato in tal senso da J.G. Herder, J.W. Goethe, J.P.F. Richter, il termine acquista notevole rilievo [...] nel pensiero di F. Nietzsche (➔); nella prima parte del Novecento, G. D’Annunzio e altri lo usarono per esaltare concezioni dell’uomo di tipo vitalistico ed estetizzante. ...
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Filosofo e storico tedesco della filosofia (Monaco di Baviera 1897 - Heidelberg 1973). Critico nei confronti del relativismo dello storicismo, vi contrappose un recupero della natura intesa come fonte [...] Wiederkehr des Gleichen (1935; nuova ed. 1956); Der Mensch inmitten der Geschichte (1936); i già citati Von Hegel zu Nietzsche e Meaning in history ; M. Heidegger, Denker in dürftiger Zeit (1953); Wissen, Glaube und Skepsis (1956; trad. it. 1960 ...
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Critico d’arte e filosofo statunitense (Ann Arbor, Michigan, 1924 - New York 2013). Professore emerito alla Columbia University e padre della filosofia analitica, è uno tra i maggiori pensatori e critici [...] d’arte del Novecento, già noto per i suoi studi su filosofia della storia, Nietzsche, epistemologia e teoria dell’azione. A partire dal 1964, con la pubblicazione del saggio The artworld (trad. it. Il mondo dell’arte, 2003-04), egli ha fatto dell’ ...
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Filosofo tedesco (Neustadt an der Tafelfichte, Boemia, 1887 - Eningen unter Achalm, Reutlingen, 1968); prof. di "pedagogia politica" a Berlino (1933), fu uno dei promotori della politica culturale nazista [...] (Kants Kritik der Urteilskraft, I: Das Irrationalitätsproblem in der Aesthetik und Logik des achzehnten Jahrhundert, 1923; Nietzsche, der Philosoph und Politiker, 1931, trad. it. 1983; Männerbund und Wissenschaft, 1934, ecc.) studiò la tradizione ...
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Filosofo francese (Parigi 1925 - ivi 1995); prof. di filosofia all'univ. di Parigi (dal 1970). Di vasti interessi, si è occupato di storia della filosofia (Spinoza, Kant) e di temi filosofico-culturali [...] e su L. Carroll), sempre con forte accentuazione teoretica. La sua riflessione, ispirata prevalentemente a Nietzsche (si veda il suo Nietzsche, 1962; trad. it. 1973), ha trovato espressione soprattutto nella rivalutazione del concetto di "differenza ...
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Pseudonimo del filosofo russo Lev Isaakovič Švarcman (ted. Schwarzmann; Kiev 1866 - Parigi 1938). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, si stabilì a Pietroburgo; esiliato nel 1922, si rifugiò a Parigi, [...] nostre opere. Opere principali: Dobro v učenii Tolstogo i Nietzsche ("Il bene nella dottrina di Tolstoj e di Nietzsche", 1900); Dostoevskij i Nietzsche. Filosofija tragedii ("Dostoevskij e Nietzsche. La filosofia della tragedia", 1903; trad. it. 1950 ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] di valori eterni in cui la tradizione ha voluto credere. Su un piano filosofico, opporsi a tale atteggiamento equivale per Nietzsche a opporsi al pensiero di Socrate, mosso dallo sforzo di imporre un ordine razionalistico al caos dell'esistenza, e ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento si è segnalato per la sua proposta, connessa all'orizzonte teoretico nietzschiano e heideggeriano ma anche a quello del dibattito sul postmoderno, di un "pensiero debole" caratterizzato dall'abbandono delle ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] di non esistere. L'opera di demolizione critica, iniziata negli anni Sessanta con la rivalutazione dei 'maestri del sospetto' (Marx, Nietzsche e Freud), ha dato i suoi frutti acritici. Invece di vedere nell'i., alla maniera di alcuni antropologi, le ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...