I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] prima persona singolare di avere viene usato sia aio che ò: «Io son quel che ben non aio / […] / se per ma donna non l’ò»); esso i me dise che qualchedun le ga menà in condoto e ga messo sora non so che cossa o che i ga sbregà cul fero cossa so mi
A ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ) Con l’uso di un particolare ➔ articolo determinativo singolare, che può essere o formalmente uguale a quello maschile di muoverci», [nun mə ˈfirə ˈkːju e tə warˈda] «non ce la faccio più a guardarti».
2.2.14Nel lessico, è da notare in molte ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] indicano lui, lei e loro come pronomi oggetti di terza persona e non censurano affatto il tipo a me mi), regolamenta anche settori in in -a anziché in -o della prima persona singolare dell’➔ imperfetto (io andava; ➔ coniugazione verbale), ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] caratteri interessanti del meccanismo stesso della comunicazione.
Il più singolare di questi fenomeni è sicuramente costituito dall'uso comunicativo di comportamenti apparentemente 'non comunicativi', come il silenzio. Conservare il silenzio può, in ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] piaça scriverme per vulgari, perché, scrivando per letera [in latino], jo non so tanto, ch’el no me convegna andare per le man de altri lo < (il)lum e li < (il)li; la terza persona singolare in -ao (vaone «ne va»); il perfetto in -ao < -au(it ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] / (dal latino volgare *illod), associato in primo luogo a sostantivi che non ammettono una forma plurale, e che spesso erano neutri già in latino: comunque ricordare l’uso del verbo alla terza persona singolare anche per la terza plurale (è il tipo ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] a sud della linea Amantea-Crotone;
(d) l’uso di tenere per «avere», non con il valore di ausiliare: [ˈtɛne e ˈspal:e ˈlarge] «ha le riconoscere le particolarità delle zone di provenienza dei singoli autori. Questo è certamente collegato
ai generi ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] vende le caseoggetto - le casesoggetto si vendono. Il si impersonale opera sul soggetto non espresso e lo rende non specifico; il verbo deve essere alla terza persona singolare:
(36) parliamo inglese → si parla inglese
ballano e cantano → si balla e ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] giunte e correzioni; la terza, stampata nel 1691 a Firenze (non più a Venezia, come le due precedenti), si presenta invece diversa non segue meccanicamente la traccia delle altre precedenti, ma si caratterizza per l’originalità, legata alla singolare ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] alle espressioni regionali o interamente in dialetto. Questi ultimi, tuttavia, non sarebbero intervenuti sui tecnicismi religiosi e dottrinali: simbulu o cunsagrazioni (femminile singolare) si leggono, per es., in un catechismo prodotto in Sicilia ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...