Poetessa (Napoli 1519 - ivi 1577 circa). Fu assai lodata ai suoi tempi, ma la sua feconda produzione (Rime, 1548; Seste rime, 1558; ecc.), di fondo moraleggiante, non si stacca dai canoni più consueti [...] del petrarchismo. Singolare fortuna ebbe il suo Discorso sopra tutti i primi canti d'Orlando furioso (1549), in ottava rima. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] ricerca del fattore caratterizzante (e dunque epocale), con un singolare recupero, anche nel marxista E.J. Hobsbawm, del ruolo si sarà notato, nel N. la nozione di ideologia rinvia non tanto a utopia, ma a totalitarismo e dunque alla comparabilità tra ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] realtà esistenziale, furono loro a proporsi - nel corso di un operare non privo di arresti, balzi in avanti o riprese - un confronto reale, da condurre per ogni singolo componimento, con le profonde contraddizioni del momento. Luzi con Nel magma ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] dove gli ebrei deponevano i loro scritti ormai non più utilizzabili, ma che per rispetto non venivano distrutti. Così nel 1896 fu scoperto ispirò canti di struggente intensità lirica. Questo singolare genere di letteratura documentale superò in pochi ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] frammenti e delle singole parole, a instaurare nella critica letteraria, allora più preoccupata del problema critico in sé che non della poesia, una sorta di filologia estetica, una attenta, amorosa comprensione del bello. Quel "commento continuo ...
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VITTORIA (Νίχη; Victoria)
Goffredo BENDINELLI
Giulio GIANNELLI
Gastone M. BERSANETTI
Gabriella BATTAGLIA
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Grecia. - Nel campo della mitologia greca la figura di Nike è semplicemente la personificazione [...] piccole degli omeri e delle caviglie sono solo un simbolo; la dea non vola ma corre, nello schema ben noto della "corsa in ginocchio", di Brescia o la Vittoria di Lione), mostrando una singolare predilezione per la Vittoria che porta o innalza trofei ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] internazionali del romanticismo si amalgamarono in maniera singolare con l'ideale nazionale dei poeti magiari Egli chiedeva un patriottismo attivo, pronto al sacrificio, ma il suo non era un nazionalismo né egoista, né xenofobo: si basava su ideali ...
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VALÈRY, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Sète nel 1871 da padre francese e madre italiana. Verso il 1892 frequentò a Parigi gli ambienti letterarî e conobbe Stéphane Mallarmé, che tanta influenza [...] il seggio di Anatole France.
La poesia del V. non si spiega se non la si ricollega alle sue origini culturali, al movimento ., nei suoi saggi e frammenti, la svolge con singolare acume, esprimendovi tutto il pathos delle sue tragiche contraddizioni ...
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WERGELAND, Henrik Arnold
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Kristiansand il 17 giugno 1808, morto a Cristiania il 12 giugno 1845. Poeta spontaneo, irruento, immaginoso, e, al medesimo tempo, uomo [...] anni, dividendo in due campi tutto il mondo intellettuale della Norvegia, non ebbe, per anni, limiti al suo accanimento. Ma erano in realtà , di cui egli aveva assunto la direzione. E singolare è la causa della crisi che, nel 1838, intervenne ...
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WOLF, Christa
Luigi Quattrocchi
Scrittrice tedesca, nata a Landsberg/Warthe (oggi Gorzów Wielkopolski, Polonia) il 18 marzo 1929. Stimata come la più importante esponente della letteratura della Repubblica [...] narrativa, che la collocò in una posizione singolare in molte occasioni, stigmatizzata dalla critica più a studi criticamente condotti sull'infelice poetessa romantica K. von Günderode. Non si tratta, comunque, di un'evasione, e tanto meno lo è ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...