Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] con l’eccezione della vicenda Pinelli: in quella circostanza non solo la mise a parte delle tensioni con i (novembre 1969 - marzo 1978), in I neri e i rossi. Terrorismo, violenza e informazione negli anni Settanta, a cura di M. Dondi, Nardò 2008, ...
Leggi Tutto
DE BONO, Emilio
Elvira Valleri Scaffei
Nacque a Cassano d'Adda, in provincia di Milano, il 19 marzo 1866 da Giovanni ed Emilia Bazzi. La sua famiglia, di origine lombarda, aveva "penato sotto il giogo [...] nel tentativo di "normalizzare" la situazione interna. Bisognava esercitare una violenza "ordinata" che reprimesse e colpisse al momento opportuno, dunque un'arma "razionale" non "sportiva e caotica". Mussolini voleva una milizia disciplinata, pronta ...
Leggi Tutto
BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] - una particolare tendenza alla ribellione e alla violenza: oltre a Carlo Luciano e a Pietro, ricordiamo Leopardi, Narrazioni storiche..., Torino 1856, pp. 162 ss.).
Il B. non era a Roma quando l'allocuzione di Pio IX del 29 aprile aveva ...
Leggi Tutto
CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] preoccupazione francese consisteva ormai solo nel far apparire volontaria e non estorta (era in corso il congresso di Rastadt e si volevano evitare i contraccolpi di un atto di violenza) l'ineluttabile rinuncia al trono. Con minacce ed intimidazioni ...
Leggi Tutto
GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] Mimise); nature morte di interni; paesaggi, la cui violenza cromatica sfiorava la brutalità. Nelle nature morte, dove la (Rock and roll), nell'accettazione del mondo com'è, non come dovrebbe essere. Questa nuova fase di "realismo esistenziale" nella ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] in questo senso che la ricchezza, la cultura, il potere, nella società, non siano il privilegio della aristocrazia, sia del sangue, sia della ricchezza oziosa, sia della violenza, sia del caso, ma si estendano in ragione del lavoro e del merito ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] non solo è così necessitato a rivolgersi verso «coloro con i quali può scambiare le cose e respingere la violenza Bruzia gente onore e luce. / E se ben di sua schiera / la palma non portasti, / tanto fia che ti basti: / poi che la gloria e la ...
Leggi Tutto
MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] e cinema gay di Parma, con la pièce Questo spettacolo non s'ha da fare: andate all'inferno!, senza riscuotere però , 15 marzo 1983; An., Suicida a Milano M., artista contro la violenza, in La Stampa, 16 marzo 1983; S. Casi, L'omosessualità e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] secondo canoni attuali o, peggio, eterni, facevano violenza alla complessità del passato schiacciandolo sotto il peso di , a cura di P. Rossi, 2° vol., 1995, p. 466).
Non è solo il futuro ad essere imprevedibile […] Anche il passato è pieno di cose ...
Leggi Tutto
Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] La tensione tra ortodossi e monofisiti era riesplosa con violenza e si era riaccesa l'opposizione dei primi: nei presupporrebbe vivente re Clodoveo, morto nel 511. Per lo stesso motivo non può essere accolta la notizia del Liber in base alla quale O ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...