La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] 24)
Lausberg (1969: § 398) così sintetizza le proprietà semantiche della sentenza: «norma riconosciuta della conoscenza del mondo e rilevante per la condotta di vita o [...] norma di vita stessa». Cui si può aggiungere, con Fontanier (1827: 386), che ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] di questa varietà è svolto però, più che dalla testualità e dalla sintassi, dal lessico (Dardano 2004). I linguaggi tecnici di norma o impiegano parole il cui significato è del tutto sconosciuto ai non addetti ai lavori o, in misura minore ma pur ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] ), che può trasferirsi alla pronuncia dell’➔italiano regionale, differenziandolo e allontanandolo dalla forma (e dalla norma; ➔ norma linguistica) fonetico-fonologica dell’➔italiano standard.
Il primo caso che consideriamo è lo scempiamento nelle ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] teoria cortigiana, rivendicata in primo luogo da Mario Equicola e da Vincenzo Colli detto il Calmeta (Giovanardi 1998). La norma da essi proposta si basa su un modello concreto da offrire come punto di riferimento nazionale: la lingua della corte ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] di apertura: quanto più una vocale è aperta, tanto più alto sarà il suo valore in sonorità. La scala di sonorità di norma assunta in fonologia prevede che il polo di massima sonorità sia associato alle vocali basse, più aperte (per l’italiano [a ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] , nello scritto essa è in genere separata dal discorso indiretto da un segno interpuntivo, mentre nel parlato ha di norma un profilo intonativo più basso rispetto al discorso riportato.
Come le altre forme citazionali, anche il discorso indiretto si ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] (cas+a) o a una parola già affissata (abile > abilitare > abilitazione).
In italiano gli affissi si attaccano di norma all’esterno della radice o della parola complessa; sia pure con minore frequenza, ci sono però affissi che s’inseriscono all ...
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I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] . L’uso delle cifre romane è l’unico per scrivere i secoli (► secoli, nomi dei) e i nomi di re e papi. Gli ordinali, di norma, precedono il nome, ma lo seguono nei nomi di re e papi (Federico II, Pio X) e nell’indicazione di atti e scene in testi ...
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Uso corrente di due lingue da parte di un individuo o di una popolazione.
Linguistica
Al concetto di b. si è dedicato ampio spazio nella ricerca sia sociolinguistica sia psicolinguistica. Si è notato [...] due varietà: esempio tipico il b. degli emigrati europei negli USA, per i quali la nuova lingua, l’inglese, ha di norma più prestigio della loro nativa. Fino ad allora il b. era visto soprattutto dal punto di vista psicologico, come un fenomeno con ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] fresco, gli indicatori della freschezza del pesce sono tre).
Non tutti gli aggettivi possono essere derivati da nomi. Di norma, gli aggettivi di relazione non sono basi possibili per i nomi di qualità (la foresta equatoriale → la *equatorialità ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.