Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ] città e brindisi [ˈbrindizi] nome comune. In realtà, in Toscana si usa per lo più /z/, ma è impossibile ricavare una norma per la predicibilità di /s/ o /z/. Il numero di coppie minime, sia pure limitato, serve a dimostrare che l’opposizione è ...
Leggi Tutto
Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] la i va mantenuta nel plurale quando -cia e -gia sono preceduti da vocale (camicia → camicie), allontanandosi dalla norma etimologizzante che prevedeva il mantenimento di i nei termini di origine latina come audāciam > audacia/audacie (Camilli ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] alte capacità di espressione artistica dall’opera di scrittori e teorici come J. Ruiz e I. López de Mendoza, trova una precisa norma nella Gramática sobre la lengua castellana di E. A. de Nebrija (1492) e dal 16° sec. diviene la lingua di una grande ...
Leggi Tutto
Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] -specialistici). Bisogna ricordare che in tedesco i nomi hanno sempre iniziale maiuscola; nei prestiti tedeschi entrati in italiano, questa norma non sempre viene rispettata, sicché li si trova tanto con la grafia corretta quanto (e più spesso) con ...
Leggi Tutto
FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] del caos). Temporalmente il centro è il Quattrocento, secolo di "crisi linguistica" (crisi salutare che sfocerà nella nuova norma del Cinquecento), periodo prediletto dal F. nelle sue esplorazioni, come l'altro secolo di grande crisi linguistica, il ...
Leggi Tutto
Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] il ruolo di paziente o di tema.
In prospettiva tipologica, la frase attiva, soprattutto quella con predicato transitivo, è di norma utilizzata per definire il prototipo della nozione di ➔ soggetto, che, sul piano logico-semantico, va inteso come l ...
Leggi Tutto
La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] > [ˈɛrva].
L’esito di un processo di spirantizzazione è un suono fricativo il cui luogo di articolazione è di norma omorganico a quello del fonema coinvolto: per la serie delle occlusive gli allofoni più comuni sono rispettivamente /p t k/ > ...
Leggi Tutto
Araldica
Aggettivo o participio che definisce le posizioni, le modificazioni, le alterazioni, le particolarità che distinguono le figure del blasone e lo scudo, allo scopo di fornire un’esatta descrizione [...] diverso e tutti singolari, si ha il maschile plurale o concordanza con il sostantivo più vicino. In italiano l’a. di norma segue il sostantivo, ma in molti casi può anche precederlo; in altre lingue ha una posizione più rigidamente vincolata (anche ...
Leggi Tutto
TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] della lingua, che privilegia le realizzazioni concrete dell'utente (la parole saussuriana, il linguaggio) più che la norma (la langue), anche se l'interrelazione fra i due momenti idealizzati appare evidente. Queste riflessioni appaiono significative ...
Leggi Tutto
PALEOGRAFIA (XXVI, p. 34)
A. Pra.
Dopo il 1935 ricerche ulteriori nel campo della p. hanno non soltanto offerto risultati parziali di grande interesse e aperto prospettive nuove per taluni problemi, [...] costanti e comuni (in primo luogo il modello ideale, lo schema a cui le singole lettere si adeguano come a una norma: più di recente il Cencetti ha adottato il termine di scrittura "normale" in luogo di "usuale") che uniscono le scritture individuali ...
Leggi Tutto
norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.