I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] ːre]).
Il fonema /s/ è spesso palatalizzato prima di occlusiva o di /m/: ciò avviene nelle Marche e nell’Abruzzo occidentale come Lazio meridionale e in Campania (per es. aspettare > [aʃpeˈtːaːre], sbattere > [ˈʒbatːere]). Lo stesso fenomeno si ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] donare e fare dono di) e fra lingue (it. sciare, ted. ski fahren o ski laufen; it. fare paura e avere paura, ingl. to scare, to fear , in Language typology and syntactic description, edited by T. Shopen, Cambridge, Cambridge University Press, 3 voll., ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] regressiva di nessi consonantici (come ct > /tː/). La sonorizzazione (e lenizione) delle consonanti scempie ma [na ˈfemːəna ˈbːεllə]. Tipiche anche la sonorizzazione più o meno avanzata delle occlusive dopo nasale (e talora anche dopo r, anche in ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] ! tu andavi in cerca d’amici ... quali amici! ... che non t’avrebber potuto aiutare, neppur volendo! (Manzoni 1995: 65)
In (1) (dove si riscontra anche la sostituzione di /e/ con /o/ in protonia), forma che viene poi estesa alla prima persona plurale ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] sono penetrati in questo dominio (per es., il settecentesco prostata o l’ottocentesco perone; Serianni 2005: 168), ma è soprattutto il (1999-2007) = Grande dizionario italiano dell’uso, diretto da T. De Mauro, Torino, UTET, 8 voll.
VIT (20083) ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] ) parte da circa 2000 Hz e sale verso i 2500 Hz, mentre quella della [o] (compresa tra 0,56 e 0,74) ha deviazione zero ed è preceduta da toscana, che consiste nel realizzare le occlusive [p] [t] [k], in posizione intervocalica, come fricative sorde ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...]
B – buona sera
La tendenza al saluto come mera routine sociale, o addirittura come tic, si accentua con l’ampliarsi delle reti comunicative in Italiana (Lecce, 28-30 ottobre 1993), a cura di M.T. Romanello & I. Tempesta, Roma, Bulzoni, pp. 455 ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] può essere di strano nel riconoscere il bene dopo averlo perduto, o in quanto si credeva il peggiore di tutti i mali il male syntax, in Language typology and syntactic description, edited by T. Shopen, Cambridge, Cambridge University Press, 3 voll., ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] infinitiva è retta da un’espressione impersonale, come è impossibile (29), o passiva, come è provato (30), e si concede (31):
(29 Bono Giamboni, con note di Francesco Tassi, Firenze, T. Baracchi.
Migliorini, Bruno (1960), Storia della lingua ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] variamente sonorizzate. In entrambi i casi l’esito è un segmento debole o, più propriamente, lene (cfr. Lass 1984).
L’opposizione tra suoni parziale del suono: per es., la catena [lak̬aˈt̬eːna]. Tale fenomeno è in realtà più esteso di quanto ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...