CACCIA, Antonio
Giuseppe Dondi
Il nome del C., connesso con il primo tentativo d'introdurre la stampa in Milano, compare per la prima e unica volta in un atto notarile del 14 marzo 1469, nel quale, [...] o Pianella, presentava al duca di Milano Galeazzo Maria una richiesta di privilegio decennale per impiantare un'officinatipografica in città. Il 10 maggio successivo la petizione, caldamente appoggiata da Gerardo Colli, ministro milanese a Venezia ...
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CARPANI (Carpane, Carpano, de Carpanis), Domenico
Fabio Troncarelli
Nato a Napoli, fu attivo nella seconda metà del sec. XV. Ben poco sappiamo della sua vita: appartenne inizialmente all'Ordine dei [...] . La dedica alla regina Giovanna di Aragona ed il prestigio di una edizione di rilievo, per merito della famosa officinatipografica del Cantoni, testimoniano dell'impegno di diffusione profuso dal C., che evidentemente in quel momento era in una ...
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ARLENIO, Arnoldo
Paola Tentori
Nacque agli inizi del sec. XVI nel Kempen, al di là del Dieze che bagna Bosco Ducale ('s Hertogenbosch, nel Brabante), donde il soprannome di "Peraxylos".
Scarse sono [...] vicissitudini e cattive condizioni finanziarie influirono sulla produzione, e l'attività dovette essere temporancamente sospesa. Nel 1567 l'officinatipografica passò in altre mani; infine, tra il 1571 e il 1572, fu sotto la direzione dell'A., finché ...
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Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde [...] a poco a poco perfezionò fino a giungere al famoso Manuale tipografico (post. 1818). Tra le sue edizioni, raffinate anche per qualità influenza sulla produzione delle fonderie (tuttora nelle "Officine Bodoni" di Verona si stampa con i caratteri ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] Providentia Dei, libellus vere aureus..., Basileae, "ex officina Ioannis Oporini, Anno Salutis MDXLIIII, mense Iulio", pp.), che rappresenta il primo contatto del C. con la tipografia basileese nella persona di Giovanni Oporino, si raccoglie dunque il ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] erano le prospettive di guadagno legate alla commercializzazione delle proprie composizioni, grazie alla fiorente industria tipografica di Amsterdam e in particolare all'officina di E. Roger (poi Roger-Le Cène), che coniugava la qualità tecnica con l ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] per una intensa attività di volgarizzatore, correttore e curatore di testi. Il suo ruolo nell'officina giolitina era quello di collaboratore pagato del tipografo; questi si serviva delle capacità del suo impiegato in funzione delle proprie scelte ...
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BETTONI, Nicolò
Francesco Barberi
Nato il 24 apr.1770 a Portogruaro (Venezia) da Giampietro e da Angela Zanon, figlia di Antonio, industriale e noto economista friulano, frequentò per un solo anno la [...] ne creava un altro a Portogruaro coi nome di "N. Bettoni e figli" e con capitale fornito da una locale Società tipografica. Anche questa officina venne più tardi ceduta e trasferita a San Vito al Tagliamento.
Il decennio 1820-30 fu il più intenso e ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] dei successivi volumi dell'opera in due corpi diversi.
Come sotto l'aspetto editoriale, così sotto quello tipografico i libri usciti dall'officina del B. presentano differenze tali da rendere difficile un giudizio d'insieme: essi vanno dagli opuscoli ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] proseguito per circa quarant’anni. Di tale complessa officina sono tracce evidenti la fitta stratificazione del manoscritto , CCCLI, in Lectura Petrarce VIII, Padova, Società Cooperativa tipografica, pp. 187-220.
Santagata, Marco (1990), Per moderne ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici...
tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...