L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] in epoca umanistica.
L’infinito può adempiere a tutte le funzioni sintattiche in una frase. Può comparire come complemento oggetto (5), soggetto (6) e predicato (7). Può essere complemento di verbi ausiliari, modali e fraseologici (8). Entra a far ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] arrivava tua sorella?;
(j) riduzione del ➔ congiuntivo, sostituito dall’indicativo (specie nelle frasi soggettive o oggettive e nelle concessive), fenomeno che si inserisce nella tendenza post-settecentesca alla riduzione progressiva dell’ipotassi ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] gara fu vinta da Luigi
(21) Luigi dorme.
A partire da Tesnière (1959), i verbi predicativi sono stati oggetto di classificazioni più dettagliate che, alla luce del concetto di valenza, prendono in considerazione l’intera struttura argomentale retta ...
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FRANCIOSINI, Lorenzo
Stefania Del Bravo
, Lorenzo. Sono scarsissimi i dati biografici di questo ispanista e grammatico attivo nella prima metà del XVII secolo; e ciò stupisce, se messo a confronto con [...] un modo tra il ludico e il goffamente autoelogiativo. Ma si avvertono improvvisi cali di tono, a volte imputabili a oggettive difficoltà di resa linguistica, altre volte inspiegabili, se non si vogliono attribuire a un appannamento delle capacità di ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] appunto) è proprio quanto continua a restare, quello che è cambiato di meno, da Omero a oggi: di tutti gli oggetti (e non solo artistici) il meno provvisorio. Un libro come quello di Giorgio Caproni, che raccoglie tutti i componimenti suoi scritti ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] ; la semantica, che presuppone la prima, studia il significato dei segni, mentre la pragmatica, che presuppone entrambe, ha per oggetto le origini, gli usi e gli effetti dei segni.Il contesto ha spesso un ruolo cruciale nel determinare il significato ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] , che «l’analisi funzionale della cultura parte dal principio che in ogni tipo di civiltà, ogni usanza, ogni oggetto materiale, ogni idea e ogni credenza riveste una funzione vitale, deve svolgere un compito, rappresenta una parte indispensabile di ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] anche se non c’è un soggetto lessicale espresso, come in (3) a. (➔ soggetto). Il sistema pronominale include forme clitiche oggettive, che, come quelle romanze, si collocano prima del verbo flesso, come in (3) a., eccetto all’imperativo positivo, in ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] come s’era rimasti jersera (ivi, p. 682)
L’accordo del participio passato dei verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) è con l’oggetto:
(17) Guarda piuttosto come ti sei sciupati gli occhi (ivi, p. 691).
Tra le scelte lessicali, notevoli capo, uscio ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] con i servizi pubblici. Rilevante è tuttavia soprattutto la percezione che gli individui hanno della propria condizione. Fattori oggettivi e soggettivi influiscono sulla stessa possibilità che i soggetti hanno di rendersi conto di godere o meno di ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che concerne l’oggetto, spec. nel senso filosofico...