Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] di Piovani con Weber, cioè con «il pensatore del Novecento che con maggiore drasticità aveva contestato le forme dell’ontologia» (p. 29). Il riferimento centrale alla teoria della storia di Weber (che Rossi, nel suo «congedo», era arrivato a ...
Leggi Tutto
GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] essi non possono essere la causa dell'essere gli enunciati veri o falsi; né essa può essere rintracciata nell'esistente, non contemplando l'ontologia di G. delle entità esistenti complesse come i fatti o gli eventi. G. fa a questo punto ricorso a Dio ...
Leggi Tutto
Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] una continua dialettica per ritrovare in ciascuna di esse l'unità di senso che vi si esplicita.
Ad affermare il valore ontologico e di verità dell'e. Pareyson è giunto dopo aver approfondito il problema dell'interpretazione nell'estetica, dove già ne ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] in tale presunto cosmo divino e naturale, del «male nell’ordine» (Zibaldone, p. 4511, 17 maggio 1829), dissolve ogni visione ontologica sulla pienezza dell’essere, e di conseguenza ogni fondamento del bene, del vero e del bello, conducendo a quella ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] assumere una dimensione e una forma e con il movimento delle loro parti. La 'forma' in tal modo perdeva il suo stato ontologico, che la poneva al di sopra e al di là della materia, per essere identificata con le particolari modalità di estensione dei ...
Leggi Tutto
MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] (in mancanza dell'identità delle persone) prendevano il posto del primato del discorso, del concetto, dell'unità teologica, logica e ontologica. Il simbolo botanico del rizoma, messo in circolo da G. Deleuze e da F. Guattari, esprimeva con forza, per ...
Leggi Tutto
Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] ontology of film (1971; ed. ampliata 1979), si segnala per un'interpretazione originale degli scritti di A. Bazin sull'ontologia del cinema, letti ancora una volta attraverso i trascendentalisti americani e il pensiero di M. Heidegger, al punto che ...
Leggi Tutto
storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] è in larga misura un tentativo di conciliazione tra i due tipi di conoscenza radicalmente separati (anche sul piano ontologico) da Dilthey. In Italia B. Croce elaborò una concezione storicistica, distinta da quella dello s. tedesco, in cui tutta ...
Leggi Tutto
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] la p. (proposition) come un’entità astratta corrispondente a ciò che viene affermato, negato, creduto, aderivano anch’essi a una ontologia di tipo platonico. Ma è certamente a G. Frege che si deve la teorizzazione più conseguente della dottrina delle ...
Leggi Tutto
Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] altre idee particolari. Una volta dimostrata l'impossibilità di ammettere l'esistenza della materia B. avanzava una ontologia alternativa per rendere conto della validità delle leggi scientifiche: uniche realtà esistenti sono gli spiriti finiti degli ...
Leggi Tutto
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...