In filosofia, il termine a., nel latino scolastico actus, traduzione del greco ἐνέργεια e ἐντελέχεια, risponde ai significati che questi termini hanno nella filosofia aristotelica: a. è l’esistenza dell’oggetto [...] in quanto realizzata; si oppone a potenza cui l’a. ontologicamente precede come realizzazione perfetta e fine. Deriva di qui il significato di a. come operazione di piena esplicazione dell’esistenza realizzata. Nella gerarchia aristotelica degli ...
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LOSSKIJ, Nikolaj Onufrievič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, nato il 6 dicembre 1870; dal 1900 insegnò filosofia all'università di Pietroburgo; nel 1922 fu dal governo sovietico esiliato dalla Russia [...] il sistema dell'"organico e concreto ideal-realismo", il L. vigorosamente afferma la realtà ideale che esiste ontologicamente e costituisce il fondamento dell'esistenza empirica. Basandosi su una sintesi originale della monadologia di Leibniz con la ...
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Filosofo della scienza neozelandese (n. Apiti, Palmerston North, 1927 - m. 2019). Studioso dai molteplici interessi, ha indagato il problema del realismo scientifico e fornito contributi di rilievo anche [...] ha fornito importanti contributi, e difeso una concezione di tipo ermeneutico in base alla quale le scienze umane sono ontologicamente e metodologicamente distinte da quelle naturali.
Opere
Oltre a quelle già citate, tra le sue opere si ricordano ...
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LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere [...] del filosofare e la persona, Messina 1953; Pedagogia attualistica e crisi dell'immanentismo, Catania 1958.
Bibl.: G. Bontadini, La dottrina ontologica di V. La Via, in Rivista di filosofia neoscolastica, 1930, nn. 3-4; G. Ghersi, La teoreticità di V ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] non solo per noi, cioè dal punto di vista della nostra progressiva conoscenza della realtà, ma anche per natura, cioè ontologicamente. Discendeva da ciò una concezione dell'universale come tale che esiste solo nel nostro pensiero e non nella realtà e ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] suo senso e il nostro orizzonte di verità; ancora: è nel nostro rapporto con l'opera che si manifesta il carattere ontologico del suo 'linguaggio'; d'altronde, dandosi l'opera solo nel linguaggio e come linguaggio, si stabilisce un 'circolo' che ne ...
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GOODMAN, Nelson
Antonio Rainone
Filosofo della scienza e logico statunitense, nato a Somerville (Massachusetts) il 7 agosto 1906. Dopo aver conseguito il Ph.D. alla Harvard University nel 1941, ha insegnato [...] 'apparato logico dei Principia mathematica di Whitehead e Russell utilizzando il calcolo delle classi e aderendo così a un'ontologia platonista, G. utilizza per i suoi sistemi esclusivamente il calcolo degli individui, rifiutando di sottoscrivere un ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] con il mondo, sua conoscibilità. Rispetto al primo, dal punto di vista del pensiero razionale, D. può essere concepito ontologicamente come principio supremo della realtà (e quindi o come puro essere o come causa trascendente del mondo o come causa ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] tesi di N. Hartmann in Der Aufbau der realen Welt (1940) - terzo volume della tetralogia che contiene il sistema dell'ontologia critica' hartmanniana. Si riscoprono tradizioni e autori (Ernst Mach: physicist and philosopher, a cura di R. S. Cohen e R ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] . Nel suo schema fondamentale l'arte di L. vuole stabilire elementi semplici e primi (non solo logicamente, ma ontologicamente: la logica lulliana coincide con la metafisica in quanto vuole attingere la struttura stessa del reale) raffigurati in ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...