Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] nella sua immutabilità, incondizionatezza e, conseguentemente, libertà. Il principio acquista così in Š. un significato ontologico, permettendo una visione della realtà dell'uomo come ordinata e tendente a quella realtà totalmente incondizionata che ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] (VI sec.) e Olimpiodoro (VI sec.). Nella maggior parte dei casi, tuttavia, si passa sotto silenzio il fondamento ontologico di queste opere, che pure spiega molti aspetti della dottrina neoplatonica, spesso mal compresi dagli scienziati moderni, come ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] a un nesso, a un intreccio di inferenze. Il concetto di rosso non riflette un dato empirico o un'entità ontologica, ma piuttosto una rete di inferenze che specificano tale concetto. Così, Brandom dichiara la priorità dell'inferenza sulla referenza ...
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mente, filosofia della
Mario De Caro
La riflessione sulla mente è antica quanto la filosofia, ma è solo nel Novecento che la filosofia della mente si è resa disciplina autonoma. I prodromi della concezione [...] è solo a metà del secolo successivo che nasce un’autonoma branca della filosofia che si occupa dell’epistemologia e dell’ontologia della mente. Dopo la metà del secolo, viene messa in crisi l’idea materialistica della riduzione degli eventi mentali a ...
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Scholz
Scholz Heinrich (Berlino 1884 - Monaco di Baviera 1956) teologo, filosofo e logico tedesco. Studiò a Berlino e a Erlangen. Insegnò teologia e filosofia della religione a Berlino e successivamente [...] -teologici, sia sottoponendo ad analisi logica argomentazioni metafisiche o teologiche del passato, come per esempio il celebre argomento ontologico di sant’Anselmo d’Aosta riassunto nell’enunciato che Dio è «Id quo maius cogitari nequit» (ciò di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Riflessioni filosofiche sul cristianesimo: Clemente e Origene
Marco Di Branco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le dottrine gnostiche [...] corpo ecclesiastico, fino al sorgere dell’arianesimo, come l’eresia per eccellenza. Lo gnosticismo si basa in primis su un dualismo ontologico, su un antagonismo irriducibile fra il bene e il male, la luce e le tenebre, lo spirito e la materia: di ...
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Dasein
Termine usato tradizionalmente nella filosofia tedesca per indicare l’esistenza (in questa occasione si trova in Kant, per es., nella tavola delle categorie della Critica della ragion pura). In [...] ente tra gli enti e, al tempo stesso, ente che trascende, trascendenza. A esso si ricollegano concetti fondamentali della filosofia heideggeriana come limitatezza e fondamento, nonché il problema del rapporto del piano ontico con il piano ontologico. ...
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Filosofo tedesco (Danzica 1863 - Heidelberg 1936). Esponente di spicco della scuola neokantiana che trovò a Heidelberg e nella Scuola del Baden il suo centro propulsore, sviluppò una filosofia il cui punto [...] e scienze idiografiche, cioè individualizzanti, considerando la storiografia tra queste ultime e riaffermando il carattere metodologico e non ontologico di tale distinzione. La realtà è per R. unica, e diventa natura se considerata in relazione all ...
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LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere [...] del filosofare e la persona, Messina 1953; Pedagogia attualistica e crisi dell'immanentismo, Catania 1958.
Bibl.: G. Bontadini, La dottrina ontologica di V. La Via, in Rivista di filosofia neoscolastica, 1930, nn. 3-4; G. Ghersi, La teoreticità di V ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Usata come parola tecnica già nel Settecento e da Hegel, la fenomenologia è, insieme all’ermeneutica, [...] si avvia la radicale trasformazione heideggeriana della fenomenologia, che nondimeno resterà la chiave di lettura della sua ontologia, imperniata sul movimento del manifestarsi e nascondersi dell’essere.
La fenomenologia di area francese
L’opera di ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...