TEGNÉR, Esaias
Giuseppe GABETTI
Poeta svedese, nato a Kyrkerud nel Värmland il 13 novembre 1782, morto a Östrabo presso Växjö il 2 novembre 1846. Rappresentò fra i romantici la tendenza umanistica; [...] 1822) su motivo leggendario dell'epoca di Carlo XII - l'opera che, al di là dei confini della Svezia, doveva dar in alcune poesie d'amore, fra cui Den döde (1834); e nella lirica Afsked, commosso canto di congedo dalla poesia che fu "vita della sua ...
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Musicista, nato ad Amburgo il 7 maggio 1833, morto a Vienna il 3 aprile 1897. Dal padre, contrabbassista, ebbe le prime nozioni musicali; quindi studiò pianoforte e composizione con Otto Cossel, in seguito [...] violino pur improntate a melodie di canzoni; i primi due tempi della sonata in mi minore per violoncello. In queste e in opere affini, là dove è movimento lirico puro, univoco, di casta fragranza, di raccolta intensità, il B. canta da squisito poeta ...
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Poeta danese, autore di delicate conosciutissime fiabe, nato a Odense il 2 aprile 1805, morto a Copenaghen il 4 agosto 1875. Egli stesso intitolò la sua autobiografia Mit Livs Eventyr (La fiaba della mia [...] , Amore sulla torre di San Nicolao, 1829), un volume di liriche (Digte, 1831), una raccolta di Phantasier og Skitser (1831), nuova camera della puerpera, 1845) e nel grazioso libretto d'opera Liden Kirsten (La piccola K.) musicato da Hartmann (1846), ...
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Figlia del principe Gustavo Adolfo di Stolberg-Gedern, nacque a Mons, nel Belgio, il 20 settembre 1752. Allevata nel monastero di SainteWaudru, ne divenne, a sedici anni, canonichessa. Era una giovinetta [...] studî e poesia all'amore; e poté ispirargli le liriche più belle, e l'Alceste seconda ultimo mirabile frutto Alfieri dice che in essa trovò "sprone e conforto ed esempio ad ogni bell'opera" (Vita, ep. IV, c. VI). Lusingata, in essi, era anche ...
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. Non appena gli Austriaci rioccuparono, nel 1815, la Lombardia, il governatore maresciallo di Bellegarde - o di propria iniziativa, o consigliato da altri - ordinò la pubblicazione di una rivista che [...] , negativo, serbando assoluto silenzio su quei fatti o su quelle opere che potevano riuscire sgraditi al governo. Così non fece mai parola loro apparire, l'Ester d'Engaddi, le Cantiche e le liriche dello stesso autore. Al più, di tanto in tanto, la ...
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FRANCK, César-Auguste
Musicista, nato a Liegi il 10 dicembre 1822, morto a Parigi il 9 novembre 1890. Discendente da un'antica famiglia vallone già illustrata, fin dal sec. XVI, da rinomati pittori, [...] del Cinquecento romano, sottentrano effusioni liriche di carattere individualistico e talvolta C. F., Parigi 1906 e ristampe, cui si ricorrerà anche per il completo catalogo delle opere. V. inoltre A. Coquard, C. F., Parigi 1891; Ch. v. den Borren, ...
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SAINT-SAENS, Camille
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Parigi il 9 ottobre 1835, morto ad Algeri il 16 dicembre 1921. Nel 1842 iniziò i suoi studî musicali sotto la guida del pianista C.-M. Stamaty, [...] quarantina fuor di numerazione. Tra le principali vanno ricordate: 15 opere teatrali e 7 tra scènes dramatiques, balletti e musiche di scena di Beethoven per 2 pianoforti; messe, mottetti, liriche, ecc.
Scrisse inoltre saggi di critica musicale ( ...
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Poeta danese. Nato a Korsør il 15 febbraio 1764 da famiglia umilissima, cresciuto fra gli stenti, educato da una madre pietista, con una natura estremamente impressionabile, incapace di superare entro [...] con una ripresa di Poetiske Epistlar (1814), sono alcune liriche e il notevole frammento di leggenda "epica" Thora fra , morì il 3 ottobre 1826 ad Amburgo. Fu sepolto nel cimitero di Kiel.
Opere: Danske Waerker, ed. A. Baggesen e C.J. Boie, voll. 12, ...
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SCHÜTZ (Sagittarius), Heinrich
Compositore di musica, nato a Köstritz l'8 ottobre 1585, morto a Dresda il 6 novembre 1672. Nel 1599, segnalatosi per le sue spiccate attitudini musicali e specialmente [...] es., nello stile "rappresentativo") o corale (nella cosiddetta omofonia), che nell'opera dello Sch. assume una posizione direttiva, quasi egemonica. Né senza intime ragioni liriche: lo Sch. si applica infatti soprattutto al rilievo della parola, dell ...
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MÖRIKE, Eduard
Emma Mezzomonti
Poeta, nato a Ludwigsburg l'8 settembre 1804, morto a Stoccarda il 4 giugno 1875. Fra il romanticismo che stava per morire e il nuovo realismo che stava nascendo, si educò [...] piuttosto che poesia, ma che, in una elaborazione posteriore, dovevano prendere posto fra la sua più squisita ed espressiva operalirica.
Nell'autunno del 1826, assolti gli studî di teologia, M. lascia Tubinga; l'ufficio di vicario lo porta in ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...