Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] persona singolare e plurale, cioè ghe in larga parte del Nord, di origine non chiara (ven. a ghe parlaria mi « una principale posposta alla propria subordinata: «Ma quando tu sarai nel dolce mondo, priegoti ch’a la mente altrui mi rechi» (Inf. VI, 88 ...
Leggi Tutto
Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] scuola ci portano via
(rema) (tema)
(da Nuto Revelli, Il mondo dei vinti)
(37) ah, ecco: la banca, ho dimenticato!
( (1990), Sintassi del parlato e tradizione scritta della lingua italiana. Analisi di testi dalle origini al secolo XVIII, ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] «io», fabello «favello», ecc., ma bostru «vostro», mundu «mondo», ecc.), la metafonesi (stissu «stesso», bui «voi», ecc.) con (1987), La letteratura volgare in Toscana dalle origini ai primi decenni del secolo XIII, in Letteratura italiana. Storia e ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] quest’uomo abbia con la sua lingua riscoperto il mondo» (Auerbach 1956).
Per darne un minimo assaggio, 2003), I gallicismi nei testi dell’italiano antico. Dalle Origini alla fine del sec. XIV, Firenze, Accademia della Crusca.
Ciociola, Claudio ...
Leggi Tutto
Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ebbero anche una parte importante nelle spedizioni nel Nuovo Mondo nei primi decenni del Cinquecento. A Siviglia e anche a Cadice nel Cinquecento un quarto della popolazione era di origine genovese. Per molti prodotti i genovesi ebbero il monopolio ...
Leggi Tutto
DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] Italia antica e, quale testo rituale, di tutto il mondo classico, egli affina e matura una concezione ermeneutica globale Origini indeuropee del 1962; non solo come occasione biografica (indicazione del D. stesso) ma come clima scientifico. Le Origini ...
Leggi Tutto
Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] in termini semiotici: il messaggio ha origine in una molecola, quella dell'acido in che modo un organismo tenga conto del suo ambiente. Il concetto di contesto è .500 milioni di anni fa). Il mondo organico primitivo era costituito da Procarioti, come ...
Leggi Tutto
Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] il termine di origine greco-latina dialetto (Dionisotti 1968; Alinei 1984). Mentre però nel mondo greco antico i Toscana (probabilmente da Siena) nella seconda metà del Duecento, sono all’origine della fortuna della lauda-ballata (➔ ballata), che ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] vocale), che coinvolge anche lo sviluppo del latino -ariu(m), il quale, come in Toscana, passa in origine a [-ajo] ([kamˈpɛna] «campana e che spesso erano neutri già in latino: [lu ˈmunːu] «il mondo» (lat. mundus), ma [lo ˈferːu] «il ferro», cioè il ...
Leggi Tutto
La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] elevate, verdi e salubri dell’isola (le più simili a quelle d’origine). In seguito a questa poco nota migrazione da nord a sud, di fronte alle promesse mancate del nuovo Stato unitario e l’aspirazione a un mondo più giusto; atteggiamenti simili ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...