Studio dei fenomeni che si riferiscono alla popolazione e in particolare alla sua determinazione statica e all’analisi della sua evoluzione (v. fig.).
Cenni storici
Il termine d. fu introdotto nell’uso [...] corrente dal francese A. Guillard nel 1855; tuttavia l’origine di questa disciplina dovrebbe farsi risalire ad almeno un paio il mondo naturale (e quindi le caratteristiche biologiche dell’uomo) al mondo sociale passano per la fenomenologia ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] fino a Nanchino. Il Xi Jiang, o Fiume Occidentale, ha origine dall’altopiano dello Yunnan e si getta nel Mar Cinese Meridionale dopo un corso metà dell’uomo è la donna», 1985). Un romanzo di successo, nutrito dell’autentico spirito popolare della ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] sempre più importante alla dignità dello jarl, che, da comandante della flotta quale era in origine, assunse prerogative sempre più , con la celebre Atland eller Manheim «Atlantide patria dell’uomo», che identifica la S. con la platonica Atlantide), ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] di quell’ente che è l’«esserci» (Dasein), cioè dell’uomo in quanto essere ‘gettato’ nel mondo e, come tale, chiama ascissa temporale dell’evento o istante (o t.) attuale o t. (dell’evento) e si indica con t. L’originedelle ascisse corrisponde a ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] per questa fascia d’età ha perso, a livello sia teorico sia legislativo o pratico, le connotazioni prettamente assistenziali delleorigini, per assumere un carattere formativo, indirizzato verso obiettivi cognitivi, affettivi e di costruzione ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] dell’Illuminismo, con la denuncia della proprietà privata della terra come usurpazione violenta ai danni della naturale uguaglianza, libertà e bontà dell’uomo Svizzera, Belgio, Inghilterra, vari centri di origine babuvista, in col;legamento con altri ...
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intelligènza artificiale (IA) Disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l'uso di un computer. Tale ricerca si sviluppa secondo due percorsi [...] operative e, in particolari ambiti, attuazione delle decisioni.
Origine
Il tentativo di simulare le funzioni umane è il riconoscimento e la sintesi del linguaggio vocale dell’uomo richiedono l’elaborazione di informazioni complesse di natura ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] nel corso di almeno 3 millenni (fig.). La sua origine si può comunque far risalire alla letteratura vedica, costituita un giorno liberare definitivamente dalla natura umana.
L’attitudine dell’uomo a compiere i riti lo distingue sia dagli animali sia ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] descrizione completa dello sviluppo dei parassiti della m. dell’uomo e delle scimmie in cellule del parenchima del fegato.
I plasmodi della m. hanno eritrociti si moltiplicano: parte di essi dà origine agli elementi sessuali o gametociti maschili ( ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] società francese del suo tempo), imponeva un chiarimento circa le caratteristiche dell'uomo al di fuori di queste società. A tale chiarimento era dedicato il successivo Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes, dove R ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...