Filosofo del diritto e uomo politico (Monaco di Baviera 1802 - Bad Brückenau 1861). Prof. prima a Würzburg (1832), poi a Erlangen (1834), infine (dal 1840) all'univ. di Berlino, fu a capo del partito conservatore, [...] sia l'evoluzione storica sia i problemi filosofici del rapporto tra etica e diritto. Affermò inoltre l'origine divina dell'autorità dello stato. Altre opere: Der christliche Staat und sein Verhältnis zu Deismus und Judenthum (1847); Die luterische ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] che professava per lui un'incondizionata ammirazione, e lo trattava da "uomo divino" mentre V. lo ricambiava col titolo di "Salomone". Durante dell'anima e del pensiero, all'originedelle nostre conoscenze, al carattere tutto umano delle religioni ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] che l'uomo ha della sua libertà nel volere: coscienza che attesta appunto la dipendenza definitiva dell'atto dall' non ha ulteriore motivazione, cioè è una volizione che ha la sua origine in sé stessa, è una posizione assoluta del soggetto.
Bibl.: A ...
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(XIII, p. 490; App. IV, I, p. 642)
Scienze dell'educazione. - Con questa denominazione si designano le discipline appartenenti a vari settori delle scienze filosofiche, storiche, antropologiche, sociologiche, [...] sottolinea da un lato l'origine composita, che aspira a una comportamento di A. Bandura, non meno della psicologia della personalità e della psicologia sociale di E.H. Erikson, H e d'intervento per realizzare un uomo migliore in una società migliore.
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Filosofo francese, nato a Birmandreis (Algeria) il 16 ottobre 1918, morto a La Verrière (Yvelines) il 23 ottobre 1990; è stato uno dei più importanti esponenti del pensiero marxista in Francia. Nelle sue [...] uomo totale', 'rovesciamento del soggetto in predicato', ecc.; Marx si è distaccato veramente da Feuerbach solo quando ha preso coscienza del fatto che la critica feuerbachiana a Hegel era una critica che proveniva dall'ambito della che dà origine a ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] pensare. La sede del cervello, dice Tolomeo, "la testa, è nell'uomo ciò che il cielo è nel mondo" (15), aggiungendo che il secondo ripetutamente ed è motivato con il loro essere all'originedelle due scienze principali, l'astronomia e l'armonica. ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] seme a caso, ma da quel seme nasce un ulivo, da quest’altro un uomo), per essi invece il cielo e le più divine tra le cose visibili si York, W. de Gruyter, 1971 (trad. it.: Le originidella scienza in Grecia, Bologna, Il Mulino, 1988).
Gadamer 1986 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] in sorte uno uomo sì prudente che gli dia leggi ordinate in modo che, sanza avere bisogno di ricorreggere quelle, possa vivere sicuramente sotto quelle (I, 2, 4).
L’istanza dell’origine, la postulazione del valore della fondazione, della bontà del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] della dottrina teocratica (ai quali per altro accennerà subito dopo), bensì allo stravolgimento dottrinale che è all’origine moderno costituzionalismo, ma è uomo del suo tempo, che oltretutto non si rifà al modello della Chiesa apostolica e primitiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] a Roberto Ardigò; seguono nel 1913 il romanzo Un uomo finito; dello stesso anno sono i volumi 24 cervelli e Sul fatti sempre nuovi e sempre gli stessi che danno origine ai cosiddetti “problemi della filosofia” il canone pragmatistico è di rigore (p. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...