destra, sinistra e centro
Giovanni Borgognone
I punti cardinali della politica
Fu la Rivoluzione francese a introdurre la distinzione tra quelli che sono diventati i tre punti di riferimento convenzionali [...] ottocentesca ne erano emersi tre tipi: quella legittimista borbonica (favorevole al latifondo e al tradizionalismo cattolico), quella orleanista (ispirata cioè al moderatismo del re di Francia Luigi Filippo d'Orléans) e quella bonapartista (il ...
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MARTINI, Enrico
Pier Angelo Gentile
MARTINI, Enrico. – Nacque a San Bernardino (ora frazione di Crema) il 18 apr. 1818 dal conte Francesco e dalla contessa Virginia Giovio Della Torre. Allievo a quattordici [...] di recarsi a Parigi «onde far proseliti alla causa nazionale» (Chiala, p. 398), fu testimone della caduta del regime orleanista. Rientrato a Torino, il M. ebbe diversi incontri con Carlo Alberto nei quali poté rassicurare il re sulle intenzioni ...
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Nacque nel castello di Bourmont (Maine et Loire) il 2 settembre 1773, e fu avviato giovanissimo alla carriera delle armi. Di sentimenti monarchici, abbandonò la Francia allo scoppio della rivoluzione, [...] onorare il conquistatore di Algeri. Non volendo aggiungere tradimento a tradimento, prestando giuramento al nuovo regime orleanista, fu considerato dimissionario (1832). Tentò ancora l'avventura gettandosi nelle lotte civili del Portogallo, a favore ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] editi da Ch. Pouthas, Paris 1967, pp. 121-128, dove è registrato un lungo colloquio tra l'aristocratico orleanista, sospettoso di fronte all'impeto anticlericale del moto italiano, ma ugualmente preoccupato per le possibili conseguenze d'una proposta ...
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ROSSI, Pellegrino Luigi Edoardo
Luigi Lacchè
ROSSI, Pellegrino Luigi Edoardo. – Nacque il 3 luglio 1787 a Carrara (allora nel Ducato di Modena e Reggio, retto dalla dinastia estense) da Domenico Maria, [...] francese nell’agosto del 1830, subito dopo la Rivoluzione di luglio, testimone diretto dei primissimi passi del nuovo regime orleanista e dell’ascesa politica dei ‘dottrinari’.
Dal 1825 – da quando il syndic Jean-Jacques Rigaud aveva inaugurato a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] di stampo liberale, al di là dei profili esegetici e della dimensione contingente (la Charte del 1830 e la monarchia orleanista).
Nel 1836 Rossi presentò all’Accademia delle scienze morali e politiche una memoria nella quale mostrava, come sempre, l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza del 1848, come data che segna uno spartiacque nel XIX secolo e che in [...] alla rottura esplicita degli equilibri politici usciti dal Congresso di Vienna.
La Francia
La caduta della monarchia orleanista in Francia è il risultato del crescente malcontento per un indirizzo di governo esclusivo sul piano dei diritti ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] per Julien, e Mathilde de La Mole, un po' enigmatica e cerebrale nel suo culto dell'energia. All'avvento della monarchia orleanista, S. fu nominato console a Trieste (1830), e poco dopo (1831) a Civitavecchia, dove si distrasse dalla solitudine e dal ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] dell'altro partito.
L'assassinio del duca d'Orléans nel 1407 determinò lo scoppio della guerra civile fra gli Armagnacchi o Orleanisti e i Borgognoni. Gran parte della Francia fu afferrata dalla lotta terribile che arse fra i due partiti: le classi ...
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GIOVANNI Senzapaura, duca di Borgogna
François L. Ganshof.
Nato il 28 mag. gio 1371 a Digione, succedette nel 1404 a suo padre, Filippo l'Ardito, nella dignità di duca di Borgogna e nel 1405 a sua madre, [...] aver sposato Elisabetta di Görlitz e aver acquistato il Lussemburgo (1409-1411), s'era trovato contro l'antico partito orleanista del Lussemburgo, passato ora al servizio del nuovo re dei Romani, Sigismondo. Morto Antonio, egli dovette spiegare nuovi ...
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orleanista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orléaniste] (pl. m. -i). – Della casa d’Orléans in Francia, rappresentata da quattro famiglie che, tra il 14° e il 20° sec., trassero il nome dal ducato d’Orléans: la monarchia o., la politica o.; fautore,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...