Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] si è visto, poi in Dalmazia, era rientrato a Venezia e osservava da presso in qual modo si muoveva il governo. La guerra, avrà nel 1684 -, era così di nuovo guerra tra il re cattolico di Spagna e il re cristianissimo di Francia. Voleva dire che ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] delle monacazioni forzate (come nel resto dell'Europa cattolica, certamente). In effetti, alla luce dei livelli raggiunti subita dall'economia veneziana nel corso del '500. Come ha ben osservato J. C. Davis a proposito di uno di questi casati (144 ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Venezia '700. Viva, vegeta e - doveroso aggiungere - cattolica. E non tanto per l'abbondare nell'erudito onomasticon di preti e nel primissimo '700 -, già docente presso i Minori osservanti a Verona e quindi docente di teologia sempre presso i ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] istruzione pubblica e fu autore di un Catechismo cattolico-democratico (38) che ebbe grande successo presso cui si conservano cinque numeri stampati tra maggio e agosto; "L'Osservatore Patriotico" di cui si conservano due numeri (14 e 17 giugno ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] di un disegno di sviluppo di tipo neoinsulare, v. le osservazioni di Wladimiro Dorigo, Venezia e il Veneto, in Storia d'Italia Come segnalò Gabriele De Rosa, L'apporto dei cattolici veneziani alla vita pubblica italiana dall'unità a Giolitti, ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] di chi tiene un poco distante da sé l'oggetto della sua osservazione, la donna e le mode, le occupazioni e gli svaghi, [barbet: barbette, valdese, qui protestante; Cristian: qui cattolico]) o quello gentilissimo su Carolina di Savoia, la principessa ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] il papa della titolarità nel conferire patenti di cattolicità. Cattolico, in effetti, Querini, ma non senza pretese storie universali, nelle storie generali - buone, si può osservare, per la credulità di lettori dalla modesta levatura, inclini a ...
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La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] dei cambi di residenza con la durata del periodo di osservazione. Ne risulta che il 20% delle famiglie più mobili avuto in media 5,4 figli, contro i 5,2 di una donna cattolica. Nello stesso periodo, le donne ebree di Pitigliano, in Toscana, e ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] e le orbite dei pianeti sono in gran parte note all'osservatore, che lavora con una scala graduata periferica e un filo rotante Spagna, realizzato intorno al 1270 grazie al sostegno del re cattolico Alfonso X di Castiglia e di León, le Tavole ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] di scudi ducento in avento che mancasse di servire et osservare la presente scrittura d'aplicarsi detto denaro la mità alli la gentile credulità, non sentimenti del cuore, che è veramente Cattolico. Abbi pace". Se questo avviso è di Riccoboni, si ...
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osservatore
osservatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. observator -oris]. – 1. Chi osserva, in senso generico, e talora con riferimento alla relatività del suo punto di vista: eventi che hanno colpito gli o.; un o. esterno non può cogliere tutte...
osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...