STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] vita e l'attività del corpo umano. La fisica stoica è con ciò nello stesso tempo una religione e una teologia panteistica, che in oeni aspetto del reale scorge la manifestazione vivente della potenza divina. D'altra parte, se la concezione eraclitea ...
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TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] 'Impero Romano la sua figura si confonde con quella della Fortuna; nella tarda antichità si dissolve a volte in una dea panteistica. Sappiamo anche della venerazione della T. di singole persone (ad esempio Dittenberger, Syll., 3, n. 1044; S.E.G., vii ...
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Baader, Franz Xaver Benedict, von
Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841). Dopo il dottorato in medicina, fu indotto dai prediletti studi di chimica e di mineralogia alla professione di direttore di miniere. [...] su Schelling. Con quest’ultimo e con Jacobi egli condivise la critica al razionalismo dialettico hegeliano, pur respingendo la tendenza panteistica di Schelling a trasferire in Dio «l’oscurità della materia». Tra le sue opere (la raccolta in 16 voll ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] : quella dualistica, o teistica, che considera Dio come trascendente, distinto dal mondo finito; quella monistica o panteistica, che lo considera invece come immanente al mondo; quella naturalistica che, in nome dell’autosufficienza della realtà ...
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VANINI, Giulio Cesare
Delio Cantimori
Nato a Taurisano di Lecce nel 1585, morto per strangolamento e bruciato a Tolosa, il 9 febbraio 1619, dopo una vita movimentata che diede origine, dopo la tragica [...] averroisti. il V. può venir considerato come un diffusore e ripetitore, in forma esplicita e spesso estrema, della filosofia panteistica della natura del Cardano, del Pomponazzi, del Telesio, dei quali il V. saccheggia senza alcun riguardo e senza ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] stesso, si culla, ascoltandosi, e s'indugia; e tutte in tono interamente nuovo sono le elegie posteriori, dalla panteistica Metamorphose der Panzen alla nostalgica Alexis und Dora, alla meditativa Euphrosyne, fino a quel grande canto chiaro e triste ...
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GEULINCX, Arnold
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo, nato ad Anversa il 31 gennaio 1624, morto a Leida nel novembre 1669. Iniziato al cartesianismo dai suoi maestri dell'università di Lovanio, [...] Il concetto di sostanza invece in sede metafisica rimane saldo per il G. che gli dà una intonazione quasi panteistica: tanto gli esseri materiali quanto quelli spirituali non sono altro che modi (praecisiones) rispettivamente della sostanza estesa e ...
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SCARFOGLIO, Edoardo
Emilio Cecchi
Prosatore e giornalista, nato a Paganica (Abruzzi) il 29 settembre 1860, morto a Napoli il 6 ottobre 1917. Fece i primi studî a Chieti, dove il padre, Michele, esercitava [...] . Voltò presto le spalle alla letteratura; ma nel Libro di Don Chisciotte sono acute intuizioni critiche: come sulla vera natura, panteistica e panica, del D'Annunzio; anche se, p. es., può stupire una sopravalutazione del Capuana a scapito del Verga ...
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Olanda
Giuseppe Francescato
I rari accenni a D. che s'incontrano prima dell'Ottocento rivelano generalmente scarsa conoscenza del significato dell'opera dantesca; frequentemente D. è annoverato tra [...] ha il volume di A.T. Thompson (1905). Più tardi J.D. Bierens de Haan studia la Commedia in chiave mistico-panteistica (1914, 1953³), J. van Dijk ne dà invece un'interpretazione cabalistica (1919): tutti e due suscitano vivaci reazioni critiche. Nel ...
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LECONTE DE LISLE, Charles-Marie-René
Leonardo VITETTI
Poeta francese, nato il 22 ottobre 1818 a Saint-Paul (Isola della Riunione), morto il 17 luglio 1894 a Voisins (Louveciennes). Il padre, venuto [...] - trova conforto nell'aspetto della natura, nel dissolversi in essa, pregustando l'annientamento finale, nella saggezza panteistica, persuasa della universale illusione. Non si può dire impassibilità la ricerca della storia umana, della verità più ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...